CONCA, INCENTIVARE LE DONAZIONI DI SANGUE: “GARANTIRE TEST SIEROLOGICI A TUTTI I DONATORI”

Avevo suggerito, settimane addietro, la possibilità di aggiungere agli esami ematochimici ed infettivologici processati contestualmente alla donazione, lo screening sierologico per la ricerca anticorpale specifica per il Covid-19.

Predisporre un nuovo protocollo per incentivare e tutelare la generosa parte della cittadinanza che sostiene il Sistema Sanitario Regionale con le donazioni.

Ai donatori di sangue, ed emocomponenti, afferenti ai Servizi di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale della Puglia, infatti, dovrebbe essere offerta l’opportunità di sottoporsi ad uno screening sierologico per identificare la presenza di anticorpi (IgM e IgG) specifici per il CoViD19 ed indicativi della risposta immunitaria ad un eventuale contagio, anche in forma del tutto asintomatica come, statisticamente, succede nel 43% dei casi accertati.

Non ci sono evidenze scientifiche di trasmissione del virus attraverso la trasfusione, possiamo stare tranquilli, ma il test sierologico per identificare la presenza di anticorpi rappresenta un’informazione in merito allo stato immunologico del donatore e certamente potrebbe rappresentare un incentivo alle donazioni che, con l’emergenza sanitaria e la bella stagione in arrivo, si sono ridotte.

Ritengo, altresì, che la mappatura immunologica dei donatori aiuterebbe il SSR ad alimentare la cura del plasma iperimmune di cui tanto si è detto e ancora poco si è fatto.

Chiedo all’assessore Emiliano, e alla sua task-force, di dare indicazioni al DG10 affinché, nelle more che lo screening rientri nei Lea, si possa replicare la buona pratica partita agli inizi di maggio ai Policlinici Riunti di Foggia, al fine di dare le stesse possibilità a tutti i pugliesi e alle associazioni presenti sull’intero territorio regionale.

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