I voti, se non li compri, li prendi dove ti conoscono o ti sei fatto conoscere e apprezzare oppure dove c’è gente che si spende per farti conoscere. I numeri non mentono. Infatti per Poggiorsini, mio comune di origine che ringrazio di vero cuore, sono addirittura il presidente della Giunta Regionale avendo preso più preferenze di Fitto e Emiliano.
Sono soddisfazioni. Nella mia Gravina, come sempre, i miei concittadini mi hanno sostenuto in tantissimi, terzo e con più voti del 2015, nonostante i tanti portatori di acqua, gli appelli al voto utile (per loro) e la compravendita di consenso. Grazie sempre.
Ovviamente la mia provincia di residenza, quella di Bari, è stata quella che ha portato circa i 2/3 dei voti totali alla lista Cittadini Pugliesi facendoci arrivare quarti davanti a due partiti nazionali che sostenevano Scalfarotto. Il brand nazionale tira sempre e noi non l’avevamo, come non avevamo una struttura regionale e finanziatori, abbiamo raccolto poche centinaia di euro. Nessuna sorpresa per la gente che, schizofrenicamente, alimenta un sistema di cui si lamenta, si chiama sindrome di Stoccolma.
Ringrazio i circa 17 mila pugliesi che ci hanno sostenuto e tutti i candidati che si sono messi in gioco pur non avendo esperienza politica. Siamo stati snobbati dall’informazione, peraltro sempre poco obiettiva, e non abbiamo avuto l’opportunità di arrivare a un pubblico più ampio, ci hanno votato quelli che ci avevano conosciuto e apprezzato. Ringrazio le centinaia di persone che ci hanno creduto e si sono spese per la causa comune. Ringrazio anche quelli che sono restati a guardare o hanno fatto finta di impegnarsi e mi scuso con i tanti che mi hanno cercato in queste settimane ma che non ho potuto incontrare perché la Puglia è grande.
Si chiude una bellissima esperienza regionale fatta di migliaia di relazioni umane, lavoro quotidiano, approfondimento, proposta, soluzioni, denuncia e impegno al servizio della gente più fragile o bisognosa di ascolto. La politica, però, è per me vita e quindi il mio impegno continuerà in altre sedi e per progetti altrettanto importanti con raggi d’azione diversi. Ora mi dovrò dedicare alla famiglia e al lavoro che ho trascurato negli ultimi cinque anni, ma ci vediamo presto, il tempo di recuperare la voce e le forze. Un abbraccio forte!