“Sogno o son desto? Dopo due anni in cui ho presentato interrogazioni per chiedere all’assessore alla Sanità Emiliano quanto sia stato speso dal 2008 per l’acquisto dei farmaci Avastin e Lucentis e di attivarsi per ottenere il risarcimento delle maggiori spese sostenute per l’acquisto del secondo farmaco, pari a 45 milioni di euro, la maggioranza si è accorta della questione e forse lunedì riusciremo ad avere una risposta. Ancora una volta ci tocca dire meglio tardi che mai”. Lo dichiara il consigliere del M5S Mario Conca in seguito alla convocazione in I Commissione la prossima settimana dell’audizione dei dirigenti del Dipartimento Salute sulla spesa farmaceutica, in cui verranno chiesti chiarimenti anche su questo caso.
Il 27 febbraio del 2014 l’Antitrust ha inflitto sanzioni per un valore di circa 180 milioni di euro, alle società produttrici dei due farmaci, che avrebbero fatto ‘cartello’ per favorire le vendite del farmaco Lucentis, molto più costoso dell’Avastin (40 euro a fiala per l’Avastin e circa 900 a fiala per il Lucentis). Entrambi i farmaci sono usati per la cura della maculopatia, il Lucentis è però classificato in classe H, mentre l’Avastin è tra gli antitumorali, nonostante l’uso intravitreale ne abbia dimostrato ampia efficacia nella cura della degenerazione maculare senile e delle maculopatie essudative. Secondo quanto stabilito dall’Antitrust l’illegittimità dell’accordo tra le due aziende avrebbe generato una maggiore spesa sanitaria per le Regioni di circa 1,2 miliardi di euro.
“Ho anche incontrato i dirigenti delle due case farmaceutiche per andare in fondo alla complicata questione. La domanda è sempre la stessa: la Regione si è attivata per riavere quello che gli spetta? Si tratta di soldi che potrebbero essere reinvestiti per migliorare il sistema sanitario regionale, tra i peggiori in Italia per la qualità dei servizi offerti. Da troppi anni aspettiamo di capire che fine abbiano fatto e se non saremo soddisfatti delle risposte chiederemo di audire anche Emiliano. Non possiamo permetterci di perdere risorse così importanti”.