Eccellenza,
ritorno sull’annosa questione di cui all’oggetto per dirle che ad oggi non ho ricevuto nessun riscontro in relazione alle mie Pec sull’autovelox mobile che il comune di Grumo posiziona, con frequenza quasi giornaliera, sul tratto della SS 96 in assenza di decreto prefettizio. È il caso di sottolineare che il tratto di strada in questione è classificabile come “strada extraurbana secondaria”, essendo ad unica carreggiata con una corsia per senso di marcia (art. 2 Codice della strada), pertanto occorre un decreto del Prefetto che autorizzi la polizia municipale ad effettuare il controllo elettronico della velocità, ai sensi dell’art. 4 decreto legge 20.6.2002 n. 121, convertito in legge 1.8.2002 n. 168. Poiché nessun decreto del Prefetto di Bari, per quanto mi è dato sapere, prevede che al km. 97,500 della S.S. 96 si possa rilevare elettronicamente la velocità dei veicoli, sia con contestazione immediata che differita, i verbali vanno annullati con ogni conseguenza di legge ed è evidente che il comune ha agito, e continua imperterrito, nella piena illegittimità. Anas è si proprietaria della strada ma non può autorizzare l’utilizzo di rilevatori elettronici, non ne ha le prerogative.
Il fatto che non sia un deterrente sta nei numeri dei verbali elevati, circa 7 mila sanzioni negli ultimi due anni e per oltre 1 milione e 400 mila euro di incasso. È evidente che stanno lì solo per fare cassa e alla faccia della sicurezza, per questo cambiano sempre orari per appostarsi e mutuare i malcapitati automobilisti che viaggiano a 48 km/h in discesa e su un rettilineo con asfalto non ammalorato. Tutti i giorni ricevo segnalazioni di tamponamenti avvenuti o scampati per miracolo, dobbiamo attendere tragedie più gravi? I limiti di velocità vanno sempre rispettati, ma è altrettanto sacrosanto che i controlli e le sanzioni vanno effettuate nel rispetto della vigente normativa. Quel limite insiste da molti anni per via dei contenziosi che hanno impedito il completamento di quel tratto, ma può davvero definirsi un cantiere se non ci sono lavori in corso? Forse andrebbe rivisto nelle more della definizione, la legge limita l’utilizzo dei limiti di velocità per lo stretto tempo necessario.
La piazzola di sosta, poi, dovrebbe servire per le emergenze e non certo ai vigili di un comune che pensano di sanare debiti per sei milioni di euro. Se uno delle diverse migliaia di Tir, autobus e veicoli che transitano quotidianamente rimanesse in panne, dove si dovrebbe fermare? Se uno delle migliaia di automobilisti si sentisse male, dove dovrebbe fermarsi? Approfitto della presente per ribadire che oltre ad agire in assenza di un vostro decreto, il comune di Grumo non utilizza neanche il secondo cartello mobile che serve per segnalare l’autovelox a una distanza ragionevole e utile per preservare la pubblica incolumità, ma le pare possibile continuare in questa maniera?
Concludo informandola che ho dato mandato ai miei legali per depositare esposto alla Procura delle Repubblica finalizzata alla verifica della sussistenza di eventuali reati anche in termini di omissioni di atti d’ufficio, ma l’auspicio è che Lei possa diffidare al più presto il sindaco del Comune di Grumo notiziandomi.
Per gli allegati, la rassegna stampa delle ultime settimane e tutti i dettagli, può cliccare sul link in calce:
Cordiali saluti.
Mario Conca