Teleriabilitazione

CONCA SCRIVE AD EMILIANO: “BAMBINI SENZA TELERIABILITAZIONE”.

La teleriabilitazione è una forma di telemedicina che consente di fornire servizi di riabilitazione a distanza direttamente in casa del paziente o in un altro luogo da questi prescelto. La teleriabilitazione utilizza diversi tipi di tecnologie della telecomunicazione, tra cui video, siti web e programmi informatici per guidare il paziente nel tipo di riabilitazione richiesto. Le apparecchiature, che il paziente può utilizzare a casa, possono inoltre essere fornite dall’ospedale o dal medico. La teleriabilitazione è un metodo ad ampio spettro che permette di offrire la riabilitazione a pazienti affetti da una molteplicità di condizioni. Si utilizza più spesso per offrire riabilitazione fisica a pazienti che hanno subito ictus, lesioni del midollo spinale, traumi cranici, sclerosi multipla, per citarne solo alcune. Altre forme di teleriabilitazione, non solo fisica, includono la logopedia (terapia della parola e del linguaggio), l’audiologia e la neurofisiologia. I sistemi di monitoraggio a distanza possono essere impiegati per verificare lo stato dei pazienti e, in alcuni casi, sono anche state utilizzate le tecnologie della realtà virtuale e della robotica. In cosa consiste? La teleriabilitazione prevede che il medico stabilisca una serie di obiettivi per il paziente, tra cui movimenti fisici, esercizi fisici o esercizi mentali, utilizzando una varietà di dispositivi, programmi e applicazioni informatiche per guidarlo. Le applicazioni spesso dispongono di video interattivi che consentono al medico di monitorare la salute e lo sviluppo del paziente. Tale tecnologia è particolarmente utile per i pazienti che hanno difficoltà a recarsi in ospedale o in clinica per sottoporsi alla riabilitazione, perché vivono in ambienti rurali oppure perché la loro salute non consente loro di viaggiare. La teleriabilitazione consente ai pazienti di avere il controllo del processo di guarigione e di gestire le proprie esigenze mediche, ove opportuno. Ciò consente al medico di utilizzare un approccio alla cura più personalizzato, poiché la riabilitazione viene creata appositamente per i pazienti, i loro bisogni e le loro capacità.

  “Presidente Emiliano, a partire da oggi, tutti bambini pugliesi con disabilità seguiti dal centro A.I.A.S., Melfi-Matera, non riceveranno terapia riabilitativa di alcun tipo. Una onlus lucana che dà lavoro a molti pugliesi e che cura tante creature speciali. La Asl Bari, infatti, non ha più consentito la teleriabilitazione, ma proprio durante l’emergenza sanitaria doveva pensarci? Senza avvertire le famiglie ...

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