Mario Conca è nato ad Esslingen, città tedesca situata nel land del Baden-Württemberg, il 3 maggio 1971 e attualmente risiede a Gravina di Puglia.
Laureato in Lingue straniere, da oltre trent’anni si occupa di trasporto passeggeri su strada nell’azienda di famiglia “Conca Autolinee” che opera nel settore del trasporto pubblico sin dal 1980. L’azienda movimenta, su itinerari regionali, circa centomila passeggeri l’anno per un totale di seimila corse.
Si è anche occupato di organizzazione turistica, ha conseguito il titolo di direttore tecnico di agenzia viaggi dedicandosi alla produzione, all’organizzazione o intermediazione di viaggi e di altri prodotti turistici.
Ha anche competenze nel campo della comunicazione digitale ed ha acquisito il titolo di animatore tecnologico- culturale.
È felicemente sposato con Mariolina ed è padre di quattro figli che si chiamano Giuditta, Vito, Luisa e Desirée.
Attivista del Movimento 5 Stelle sin dal 2012, è stato eletto consigliere regionale nella circoscrizione di Bari per la lista del Movimento 5 Stelle ed è alla sua prima esperienza in Consiglio Regionale.
E’ componente della commissione programmazione, bilancio e finanze e della commissione assistenza sanitaria e servizi sociali.
Dal 2015 al 2020 Mario Conca si è dimostrato, a livello regionale, uno dei consiglieri più attivi ed impegnati.
Le numerose e quotidiane sollecitazioni dei cittadini che si rivolgono a lui lo portano a scegliere l’assistenza sanitaria come campo preferenziale d’azione per i suoi interventi.
Un lavoro, il suo, che negli anni si è concretizzato in innumerevoli proposte rivolte al consiglio regionale: interrogazioni, denunce ed esposti che partono da testimonianze dirette dei cittadini.
Le loro proteste denunciano le gravi carenze e criticità del Sistema Sanitario Regionale le cui deleghe, a livello assessorile, sono detenute dal presidente della regione Michele Emiliano.
I cittadini pretendono che il diritto alla salute, costituzionalmente garantito, venga tutelato anche a livello territoriale attraverso cure adeguate in tempi appropriati.
Mario Conca, nel tempo, si è reso sempre e quotidianamente disponibile non solo all’ascolto dei cittadini ma anche alla risoluzione, per ciò che era in suo potere, di gravi situazioni relative ad un inadeguato funzionamento del nostro sistema sanitario che continua ad essere gestito secondo logiche personalistiche e clientelari.
Gli oltre cinquecento articoli, raccolti nel sito ufficiale del consigliere (www.marioconca.it), testimoniano le sue importanti e numerose battaglie, soprattutto a favore delle persone più deboli e vulnerabili, quelle che non hanno voce.
Nel suo ruolo istituzionale, pur di portare avanti provvedimenti in favore dei cittadini, non ha esitato a scontrarsi personalmente con il presidente Michele Emiliano che lo ha più volte querelato poiché infastidito dalle sue denunce.
Le denunce di Mario Conca sono state, peraltro, riprese dalle Iene e da altri programmi nazionali con il risultato di mettere in cattiva luce l’operato del presidente Emiliano e di coloro che lo hanno preceduto nella gestione del Sistema Sanitario dove continuano a regnare sprechi e malaffare.
Nel febbraio del 2020 Mario Conca, il più favorito tra i consiglieri del Movimento come candidato alla presidenza della regione Puglia, viene inaspettatamente escluso dalle votazioni interne sulla piattaforma Rousseau.
La decisione gli viene comunicata il giorno stesso del voto, dal capo politico Vito Crimi attraverso una e-mail.
Il consigliere non riceve alcuna spiegazione dai vertici di partito circa l’improvvisa esclusione. “Una porcata a cinque stelle” titolano i giornali locali.
Il giorno stesso del voto il suo profilo viene oscurato dalla piattaforma e gli iscritti non possono votare.
La ghigliottina a 5 stelle, come ha sostenuto il giornalista Onofrio D’Alesio, si è abbattuta anche su Mario Conca che era, a detta di molti, il candidato con maggiori possibilità di successo nella corsa elettorale
“Fino alla notte prima il suo nome c’era, la mattina dopo si sono ricordati di non accettarne la candidatura” denunciano contrariati gli attivisti.
Inoltre il capo politico del Movimento Vito Crimi è ha conoscenza dell’operato di Mario Conca nè, come lo stesso consigliere ha più volte dichiarato, ci sono stati mai motivi di frizione o dissapori tra i due e quindi, il sospetto più che fondato è che siano stati i vertici del Movimento pugliese a pilotare sua scelta.
In un articolo il direttore di Antenna Sud Onofrio D’alesio, descrive i fatti mettendo in relazione ciò che è accaduto in Puglia con la situazione interna del Movimento a livello nazionale.
Pubblichiamo un estratto dell’articolo che descrive in modo veritiero quanto accaduto, ai danni del consigliere, nel mese di febbraio del 2020.
Il grillismo giustizialista miete vittime. E alla democrazia digitale, quella delle piattaforme Rousseau dove il furor di popolo si esprime con un click, nello stesso istante la manina impietosa e improvvida di un anonimo capo politico impone la ghigliottina ad un consigliere regionale.
La condanna a morte senza testa rotolante, gemiti e grumi di sangue è quella di Mario Conca, epurato e cancellato dalle Regionarie, ovvero da quella presunta e democratica consultazione online per la scelta dei candidati alle regionali 2020.
La sparizione di Mario Conca dalla piattaforma e con esso il suo profilo meriterebbe un appello a chi l’ha visto se non fosse che la mano spietata del capo politico, che pochi giorni prima aveva avallato la partecipazione di Conca quale aspirante candidato alla carica di presidente della Regione Puglia, sia stata armata dalle logiche del complotto.
Conca di suo non aveva nel dna le rigide regole grilline. Ha una testa pensante e soprattutto dialogante. Non era intruppato e per nulla avvezzo a vestire i panni del soldatino di piombo.
Non è neanche un cretino vestito da bambino. Le sue posizioni critiche nei confronti del Movimento 5 Stelle più volte espresse con grande lucidità nonché la sua naturale predisposizione al dialogo con i rivali politici lo classifica tra i non desiderati o meritevoli del Movimento 5 Stelle i quali per ragionare hanno bisogno solo di una testa pensante.
Le altre provocano disturbo alla rete e alla piattaforma. Portano squilibri e dissenso. Con buona pace della dialettica, della democrazia e della libertà di critica in un progetto politico, quello dei 5 stelle, che non andrà certo lontano in un Paese come l’Italia. Semmai queste regole valgono ancora per il Soviet russo o per la Cina di Mao Tse Tung.
Pubblichiamo, di seguito, anche i link ad alcuni approfondimenti giornalistici condotti dai direttori di Tg Norba e di Telerama, Enzo Magistà e Giuseppe Vernaleone.
In entrambe le trasmissioni televisive viene intervistato Mario Conca il quale spiega le motivazione che sono state alla base sua esclusione dal Movimento 5 Stelle.
Dopo la sua clamorosa esclusione dal Movimento il consigliere viene contattato da ogni schieramento politico, riceve tante telefonate e proposte allettanti ma decide di correre da solo con una lista civica a suo nome e la candidatura a governatore della Puglia.
Insieme a Mario Conca ci saranno il deputato foggiano Antonio Tasso e la deputata leccese Veronica Giannone anche questi ultimi espulsi dal Movimento.
Anche il senatore Gianluigi Paragone, giornalista e conduttore televisivo, ha assicurato il proprio endorsement a Mario Conca dopo essere stato definito dissidente ed essere cacciato dal Movimento 5 Stelle, agli inizi di gennaio del 2020.
Ai suoi collaboratori più stretti Mario Conca ha confidato, in merito alle pressioni ricevute, che il suo percorso politico non lo ha portato fin dove è arrivato per vendersi al migliore offerente venendo meno a tutti i principi che hanno contraddistinto la sua attività politica.
Mario Conca ha scelto la strada più difficile, quella della lista civica, non apparentandosi con i grandi schieramenti e rischiando di essere escluso a causa dello sbarramento dell’8% esistente a livello regionale.
Non poteva accettare proposte che, pur irrifiutabili, provenivano dai suoi più strenui avversari politici.
Lui disse: “Non potrei chiamarmi più Mario Conca”.