Mario Conca scrive ad Emiliano per chiedere la riapertura il 18 maggio, tra le altre attività, di parrucchieri, estetisti e tatuatori. Nella regione Abruzzo è stato già emanato un provvedimento simile e il consigliere chiede al governatore di adottare un provvedimento omologo per la regione Puglia. Tali attività sono ferme da due mesi e la paura del fallimento è per molti una realtà concreta. C'è, inoltre, chi esercita abusivamente queste professioni lavorando a domicilio e non fatturando.; l'assenza di controlli è cronica e quella del lavoro nero è una pratica che non si riesce ad arginare. C'è da aggiungere anche che solo le attività riconosciute e censite potranno rispettare la normativa nazionale in materia di dispositivi di protezione, di sterilizzazione e di distanziamento sociale.
Mario Conca scrive ad Emiliano per chiedere la riapertura il 18 maggio, tra le altre attività, di parrucchieri, estetisti e tatuatori. Nella regione Abruzzo è stato già emanato un provvedimento simile e il consigliere chiede al governatore di adottare un provvedimento omologo per la regione Puglia. Tali attività sono ferme da due mesi e la paura del fallimento è per molti una realtà concreta. C'è, inoltre, chi esercita abusivamente queste professioni lavorando a domicilio e non fatturando; l'assenza di controlli è cronica e quella del lavoro nero è una pratica che non si riesce ad arginare. C'è da aggiungere anche che solo le attività riconosciute e censite potranno rispettare la normativa nazionale in materia di dispositivi di protezione, di sterilizzazione e di distanziamento sociale.

CONCA AD EMILIANO: “EMULI L’ORDINANZA ABRUZZESE PER PARRUCCHIERI, ESTETISTI E TATUATORI”

Presidente Emiliano,

come potrà evincere dall’ordinanza delle regione Abruzzo, che le allego per opportuna conoscenza, dal 18 maggio prossimo venturo, tra le altre attività, anche i parrucchieri, gli estetisti e i tatuatori/piercier di quella regione potranno riprendere l’attività imprenditoriale che sono stati costretti a chiudere per via dell’emergenza sanitaria.

Con la presente sono a chiederle di voler emanare lo stesso provvedimento dell’omologo governatore abruzzese, consentendo l’apertura anche per le attività pugliesi, perché, dopo oltre due mesi di completa inattività, i morsi della fame e la paura di fallire, albergano nelle menti e nei cuori di molti di questi professionisti.

Per queste categorie, poi, oltre al danno economico c’è la beffa degli abusivi che non si sono mai fermati e che, dal 4 maggio ultimo scorso, stanno andando nei domicili delle persone nel silenzio più assordante sottraendo fatturato alle partite IVA e gettito fiscale allo Stato.

In assenza di controllo e considerata la cronica incapacità della pubblica amministrazione di arginare questa piaga, credo sia oltremodo doveroso far riaprire i saloni censiti al fisco, perché solo questi ultimi potranno rispettare pedissequamente il dettato normativo nazionale in materia di dispositivi di protezione, sterilizzazioni e distanziamento sociale.

Tenga conto che queste attività erano già obbligate all’utilizzo di presidi monouso, sterilizzazioni e sanificazioni, come nel caso dei tatuatori, pertanto, farli ripartire al più presto, vorrebbe dire contribuire a limitare il contagio, ridurre il rischio sanitario correlato, evitare tragedie umane e ammanchi nella finanza pubblica.

Rimango in attesa di un suo feedback e con l’occasione la saluto.

Mario Conca

 

Ordinanza della Regione Abruzzo n. 56. Clicca qui per leggere.

Leggi anche la nota inviata al Consiglio Regionale della Puglia. Clicca qui.

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