Presidente Emiliano,
come potrà evincere dall’ordinanza delle regione Abruzzo, che le allego per opportuna conoscenza, dal 18 maggio prossimo venturo, tra le altre attività, anche i parrucchieri, gli estetisti e i tatuatori/piercier di quella regione potranno riprendere l’attività imprenditoriale che sono stati costretti a chiudere per via dell’emergenza sanitaria.
Con la presente sono a chiederle di voler emanare lo stesso provvedimento dell’omologo governatore abruzzese, consentendo l’apertura anche per le attività pugliesi, perché, dopo oltre due mesi di completa inattività, i morsi della fame e la paura di fallire, albergano nelle menti e nei cuori di molti di questi professionisti.
Per queste categorie, poi, oltre al danno economico c’è la beffa degli abusivi che non si sono mai fermati e che, dal 4 maggio ultimo scorso, stanno andando nei domicili delle persone nel silenzio più assordante sottraendo fatturato alle partite IVA e gettito fiscale allo Stato.
In assenza di controllo e considerata la cronica incapacità della pubblica amministrazione di arginare questa piaga, credo sia oltremodo doveroso far riaprire i saloni censiti al fisco, perché solo questi ultimi potranno rispettare pedissequamente il dettato normativo nazionale in materia di dispositivi di protezione, sterilizzazioni e distanziamento sociale.
Tenga conto che queste attività erano già obbligate all’utilizzo di presidi monouso, sterilizzazioni e sanificazioni, come nel caso dei tatuatori, pertanto, farli ripartire al più presto, vorrebbe dire contribuire a limitare il contagio, ridurre il rischio sanitario correlato, evitare tragedie umane e ammanchi nella finanza pubblica.
Rimango in attesa di un suo feedback e con l’occasione la saluto.
Mario Conca
Ordinanza della Regione Abruzzo n. 56. Clicca qui per leggere.
Leggi anche la nota inviata al Consiglio Regionale della Puglia. Clicca qui.