Guarda l’intervista di Telenorba al consigliere regionale Mario Conca.
La decisione del governo di andare al voto amministrativo in autunno ha non poco indispettito governatori come Emiliano, Zaia, Tosi e De Luca che speravano di andare alle urne già a luglio.
È notizia di oggi il fatto che stanno continuando ad insistere per andare al voto entro luglio, perché, ormai è chiaro, a loro dell’emergenza sanitaria ed economica non interessa molto mentre interessa essere riconfermati prima che la “neve” (coronavirus) si sciolga e gli “stronzi” (disastri passati e presenti/promesse non mantenute/fumo negli occhi) emergano prepotentemente.
La motivazione ufficiale addotta dai governatori, ovviamente, è quella che in autunno è prevista una seconda ondata di contagi e a settembre inizierà la scuola, quella non detta, una verità assoluta, è la necessità di capitalizzare, con malcelata urgenza, la visibilità acquisita gratuitamente durante la gestione dell’emergenza andando dalla Venier, dalla D’Urso e in ogni dove.
Emiliano, da politico navigato qual è, ha utilizzato l’emergenza per promuovere la sua offuscata immagine politica apparendo in frequenti collegamenti televisivi su tutte le reti nazionali, nella speranza di arrivare a tutti i pugliesi con nuovo smalto e auspicando che gli stessi dimentichino le storture e le inefficienze della sanità, dell’agricoltura, dell’ambiente, del turismo, della formazione professionale, del welfare, etc…
Da essere l’affabulatore seriale che conosciamo – è sotto gli occhi di tutti – ora Emiliano vuole darsi una nuova veste ed ha fretta di rivendersi per sbaragliare tutti gli altri concorrenti nella corsa alla presidenza della regione impedendogli di fare una vera campagna elettorale.
Lui vuole garantirsi la sopravvivenza politica e si dimena, dice di voler ridare subito la parola agli elettori e protesta contro la decisione del governo di elezioni in autunno annunciando di volerle convocare il prima possibile.
Visto che gli piace vincere facile, propongo di riconfermare d’ufficio tutti i presidenti uscenti senza andare al voto, almeno non stiamo ad ascoltare le loro ipocrite argomentazioni e le stridenti arrampicate sugli specchi.
Noi eravamo pronti per partire già dal 29 di febbraio 2020 quando, dopo la mia ingiusta esclusione dal Movimento, organizzammo un incontro pubblico molto partecipato in cui annunciai la formazione di una lista indipendente per le regionali proponendomi come candidato governatore. Una scelta per me obbligata per proseguire nella strenua difesa della collettività.
Dopodiché c’è stato il confinamento e tutto si è ridotto all’essenziale, ma noi eravamo pronti per costruire l’alternativa e lo saremo non appena ci si potrà riunire.
Alla luce di tanto, dunque, ritengo opportuno un rimando delle consultazioni in autunno perché, se non sarà possibile fare assembramenti ed incontri pubblici, non so proprio come si potrà organizzare una campagna elettorale in tutta la Puglia.
Mario
Leggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno l’articolo dedicato al mio intervento.