Procutatore Aggiunto Rossi, faccia radiare dagli albi dei fornitori gli speculatori e continui ad indagare…La prego!
Ci voleva il Covid-19 per far emergere un malcostume assai diffuso nelle aziende sanitarie locali pugliesi, l’acquisto di servizi e merci a prezzi esorbitanti e sempre crescenti. Zero controllo di gestione, zero vigilanza da parte del dipartimento di Salute, zero supervisione dell’assessorato alla Sanità e impercettibile attività del Nucleo Ispettivo Regionale Sanitario.
Bene ha fatto il procuratore aggiunto a dichiarare che: “essendo in atto una devastante pandemia con conseguenze letali per la popolazione e l’economia mondiale, ogni operazione speculativa, anche di piccola dimensione, presenta quella connotazione di pericolosità perché le autorità preposte e le Asl, dovendo necessariamente rifornire gli operatori sanitari, acquistano a qualsiasi prezzo i dispositivi di protezione individuale”.
Procuratore, chieda all’assessore alla sanità Emiliano, che è colui che nomina i direttori generali e che, a loro volta, nominano tutti gli altri sottoposti, di ordinare loro di radiare immediatamente e in maniera perpetua, le tre aziende, oggetto della immorale speculazione sui DPI da lei condotta, da tutte le gare in corso e future.
Con l’occasione, auspico, altresì, che la Regione Puglia si costituisca parte civile nell’eventuale processo che ne scaturirà, a tutela delle casse pubbliche che avrebbe, il condizionale è d’obbligo, il dovere di tutelare.
Le rivolgo un appello Procuratore Aggiunto Rossi, la prego non si fermi, continui a scandagliare i bassifondi, perché sono tanti gli sprechi perpetrati, soprattutto in tempo di pace.
Le dò qualche spunto, ma quando vuole sono disponibile a fornirle tutti gli altri dettagli in mio possesso che ho più volte rappresentato, invano, all’attuale governance regionale su molti altri sprechi e abusi a danno della collettività.
▪︎ Ad esempio, il lotto della gara regionale relativo all’acido paracetico non è stato ancora aggiudicato, ciò vuol dire che nelle more di una nuova gara le Asl possono acquistare i prodotti che acquistavano prima. Ciò vuol dire il 3000% in più rispetto al fustino in polvere, 40 euro al chilo contro i 1200 euro del costo di un chilo di bustine da 10 grammi, ancora in uso nelle strutture dell’Asl Bari. La gara dovrebbe prevedere il prezzo a grammo, a prescindere dalla grandezza della confezione, perché è nella diluizione che si ottiene il disinfettante. Un disinfettante, peraltro, bandito da molte aziende perché poco efficace nel contenere le infezioni nosocomiali e pericoloso per la salute degli operatori sanitari. Se scava a fondo, si renderà conto che l’azienda produttrice di bustine di paracetico è dello zio di una delle tre persone coinvolte nell’affaire mascherine. Entrambi sono parenti stretti di un ex che ancora alleggia nei corridoi che contano, ma questo è un dettaglio.
▪︎ Vorrei parlarle pure dell’aumento delle giornate di degenza del 71% cristallizzato nella gara del lavanolo che, da due anni, cerco di contrastare in tutti i modi. Pensi dottore, sia l’Anac che l’Agma mi hanno dato ragione, ma, nonostante ciò, la Asl aggregante e il soggetto aggregatore Innovapuglia, stanno proseguendo imperterriti nell’aggiudicazione, impedendo di risparmiare 22 milioni di euro.
▪︎La saluto chiedendole di approfondire anche la gara dei sistemi e dei ventilatori non invasivi (Capp e Bipap), anche li troverà prezzi raddoppiati e triplicati negli anni, l’unica cosa ad essere diminuita è la quantità di filtri erogati agli assistiti, passati da 55 a 12 all’anno, con grave nocumento per la loro salute e costringendoli a comprarseli di tasca propria.
Grazie per quanto ha fatto e, spero, per quanto andrà a fare.
Mario Conca