La sanità in #Puglia vale l’84% del bilancio regionale, all’incirca 7,3 miliardi di euro annui che fanno 36 miliardi in un’intera legislatura. Una manovra finanziaria, una barca di soldi spesi malissimo e che, nella misura del 20% almeno, alimentano sacche di spreco, clientele, ingiustizie e inappropriatezza. Questa mattina sono stato per l’ennesima volta nell’unico ospedale di terzo livello della #Asl #Bari, lo #Jaia di #Conversano, a raccogliere il disagio di personale qualificato che si sente abbandonato. Gente che vorrebbe lavorare di più ma non viene messa nelle condizioni. Strutture sotto utilizzate che potrebbero rispondere al fabbisogno di salute e contribuire a smaltire le lunghe liste d’attesa, se solo potessero lavorare più di sei ore al giorno e non rimanere completamente chiuse nei weekend. Mancano specialisti, infermieri, oss e apparecchiature. Professionisti che fanno numeri importanti ma che nessuno legge e rimangono confinati su edotto. Non meritano neanche una pacca sulla spalla, le direzioni strategiche sono sempre in altre faccende affaccendate. Medici che hanno da suggerire cose importanti per una migliore presa in carico e una razionalizzazione della spesa, come ad esempio quella di scindere la chirurgia vascolare dalla #flebolgia che un tempo era una specialità…corsi e ricorsi storici! Un terrirorio sempre disegnato sulla carta ma quasi mai finanziato, un vero deserto dei tartari e terra di conquiste per posizioni apicali. Ho approfittato per farmi una chiacchierata con il Direttore del Distretto dottor #Milano, che comprende anche #Monopoli e #Polignano, per raccogliere ulteriori criticità e poterle rappresentare. #Emiliano, meglio noto come Edward mani di forbici, passa solo per tagliare nastri, dovrebbe sapere, invece, che è stando sul campo di battaglia che si raccolgono le idee che portano alle soluzioni. Dovrebbe sapere che è parlando con gli ultimi che può capire come si comportano i primi da lui nominati, se sono attenti nella gestione, meritocratici nelle nomine e operativi nelle scelte. L’assessore dovrebbe sapere che la materia sanitaria è assai complessa e che per capirla dovrebbe girare e, soprattutto, ascoltare gli operatori in trincea. Forse lo sa, ma lui ha sempre da fare, poverino…o poveri noi!
Mario