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Con che faccia il presidente Emiliano tenta di capovolgere la realtà dei fatti, addossando colpe a destra e a manca, per nascondere le sue e rifarsi una verginità?
La verità è che questo governo regionale, capitanato dall’istrionico personaggio in perfetta prosecuzione con i suoi predecessori, ha già chiuso 9 ospedali dal 2016 ad oggi con sette delibere di Giunta.
Ha lasciato interi bacini senza il minimo indispensabile, declassando gli ospedali di primo livello, tagliando posti letto, accorpando strutture complesse e parlando di un post acuzie che non c’è.
Ha disegnato un territorio senza mai finanziarlo, depauperando oltremodo l’offerta sanitaria pubblica di prossimità e costringendo la popolazione ad una mobilità interaziendale.
Aveva intenzione di chiudere altri 11 nosocomi, visto che per tutta la legislatura, ha detto, urbi et orbi, che ne sarebbe bastato uno solo a provincia, con la favoletta della riconversione che però non arriva mai in tempo utile e lascia cattedrali nel deserto che ci mettono alla berlina sul mainstream nazionale.
Ha parlato di 5 ospedali nuovi per indorare pillole amare, ma solo di uno di essi si comincia a vedere la costruzione. Ha avuto persino il coraggio di spacciare i servizi di Alidaunia per elisoccorso regionale, ma sa Emiliano cosa sta a significare l’acronimo H.E.M.S.?
Oggi ammette che ha sbagliato perché il Piano di riordino ospedaliero non è adeguato alle pandemie oppure cerca di recuperare in vista della prossima campagna elettorale buttando altro fumo negli occhi? Prima dava colpe al DM 70 e oggi dice che non ne terrà conto, ma sa che la materia sanitaria è concorrente per Costituzione dal 2001?
Emiliano sa che è lo Stato che fissa i principi generali e alle Regione compete l’organizzazione e la promozione della Salute?
Il presidente/assessore sa che le sacrosante battaglie per salvare il paziente SSN vanno fatte in conferenza Stato-Regioni?
È sempre più evidente che a lui non sta a cuore la collettività e le casse pubbliche, a lui interessa solo il suo ego smisurato e per questo è disposto a rimestare, rimpallare e edulcorare.
Durante l’emergenza ha abbandonato e imposto obblighi alle RSA contrattualizzate e non. Ha disposto la chiusura dei centri diurni, rigorosamente non convenzionati, salvo poi accordare loro una sorta di smart-working.
Ha lasciato che gli ospedali si infettassero perchè con i suoi luminari ha preferito la pericolosa promiscuità non ascoltando le mie proposte ed ora va parlando di piano di riordino adeguato alle pandemie?
È stato fautore, insieme ai suoi amici politici e medici, della più sciagurata proposta di delibera di giunta in merito al riordino dei laboratori analisi, pubblici e privati, che sia stata mai pensata e che, “ringraziando” questa emergenza, non è riuscito a portare a termine, altrimenti sarebbe stato un disastro ancora peggiore.
Avremmo potuto fare 5 mila tamponi al giorno se avesse ottimizzato sinergicamente gli istituti zooprofilattici, gli IRCCS e gli HuB ospedalieri ed invece ne abbiamo fatti una media di 600.
Oggi si accorge che servono posti letto, si accorge della centralità della diagnostica di laboratorio in merito ad un inquadramento clinico di un paziente, ma non si accorge che migliaia di persone sono abbandonate nelle loro case senza che nessuno gli dia risposte adeguate, referti, controlli, team Usca, terapie antivirali, tamponi di controllo, etc…
Crede davvero che portiamo l’anello al naso?
Vogliamo parlare dell’emergenza-urgenza che grazie a lui dal 2017 è senza un coordinamento abrogato dall’ARESS, diretta dal suo fedelissimo Gorgoni?
Voleva realizzare l’Areu, poi la sanitaservice, ma siamo ancora in mano alle associazioni che di onlus hanno solo la ragione sociale.
In compenso però, ambulanze e automatiche sono senza DPI adeguati e sufficienti.
Lo show di ieri l’altro, mandato a reti unificate spettacolarizzando l’ordinaria amministrazione, non ha ancora portato dispositivi dove servono. Qualcuno dice che li stanno testando, speriamo che non sia un pacco cinese operato da Etiopi.
Ha detto pure che vorrebbe far lavorare di più le cliniche private pugliesi trattenendo la mobilità passiva che si mantiene sempre sopra i 300 milioni di euro all’anno. Se avesse avuto davvero questa intenzione, perché a maggio 2019 ha affossato la DGR preparata da Ruscitti che avrebbe lasciato fatturato alle aziende pugliesi e avrebbe fatto risparmiare decine di milioni di euro di costi indiretti ai cittadini?
La lista sarebbe ancora molto lunga, ma tanto mi basta per dire a Emiliano di andarsi a vendere a chi non lo conosce!