“I dipendenti regionali non sono messi in condizione di avvalersi della possibilità, stabilita per legge, di risolvere anticipatamente e in maniera consensuale, il rapporto di lavoro con la Regione a causa della mancata definizione degli incentivi previsti, per cui l’ente ha a disposizione due milioni di euro. Una norma che, se applicata, consentirebbe anche il ricambio generazionale dei lavoratori”, lo dichiara il consigliere del Movimento 5 Stelle Mario Conca che ha presentato un’interrogazione e una richiesta di accesso agli atti per conoscere l’effettiva destinazione delle risorse previste dall’articolo 6 della Legge Regionale 47/2014.
“Razionalizzazione del costo del lavoro pubblico, contenimento e progressiva riduzione della spesa del personale, riduzione delle strutture e degli uffici e definizione di criteri e incentivi per la risoluzione consensuale anticipata del rapporto di lavoro – spiega il consigliere – sono infatti aspetti a cui la Giunta deve provvedere per favorire il necessario processo di snellimento e di riorganizzazione dell’amministrazione regionale, aspetto regolamentato dall’art.1 della legge regionale 47/2014. Auspico che venga al più presto applicata questa norma, in modo da sanare una situazione che dura ormai da troppi anni. Qual è stato il destino di questi fondi?”.
Al Presidente del Consiglio Regionale
SEDE
OGGETTO: Interrogazione- applicazione art. 1 LR 47/2014.
Il sottoscritto Mario Conca, Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle, espone quanto segue:
PREMESSO CHE
– l’art. 1 LR 47/2014 stabilisce che “Al fine di favorire il necessario processo di snellimento e di riorganizzazione dell’amministrazione regionale, tenendo conto dei criteri di produttività, razionalità, integrazione funzionale e flessibilità operativa, mediante la riqualificazione della dotazione organica, la Giunta regionale con appositi regolamenti, previo confronto con le Organizzazioni sindacali, provvede: a) alla razionalizzazione del costo del lavoro pubblico; b) al contenimento e alla progressiva riduzione della spesa complessiva del personale, diretta e indiretta, entro i vincoli di finanza pubblica; c) alla riduzione delle strutture e degli uffici; d) alla definizione di criteri e forme di incentivo per la risoluzione consensuale anticipata del rapporto di lavoro, senza determinare oneri aggiuntivi di spesa a carico degli istituti previdenziali …”;
– l’art 6 della medesima legge stabilisce che “Gli oneri derivanti dall’applicazione della presente legge, quantificati in complessivi euro 2 milioni, trovano copertura negli stanziamenti di cui ai capitoli n. 3055 (Indennità supplementare in applicazione dell’articolo 17 del CCNL 1999 Area dirigenziale – risoluzione consensuale rapporto di lavoro) e n. 3056 (Indennità supplementare incentivazione esodo personale – risoluzione consensuale rapporto di lavoro) della U.P.B. 08.01.01 del bilancio regionale di competenza, così come integrato con legge regionale 1° agosto 2014, n. 37”;
– a quanto consta allo scrivente non si è proceduto alla definizione degli incentivi per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dei dipendenti regionali interessati e conseguentemente i lavoratori non sono stati posti nelle condizioni di avvalersi della possibilità normativamente concessa di risoluzione anticipata del rapporto;
– l’attuazione della norma consentirebbe peraltro il ricambio generazionale dei dipendenti regionali .
Tutto ciò premesso
INTERROGA L’ASSESSORE COMPETENTE
– per conoscere le ragioni della mancata applicazione della norma innanzi riportata;
– per sapere se intenda oggi procedere all’attuazione della predetta norma e, nell’ipotesi di risposta negativa, per conoscere le motivazioni di tale scelta.
Bari
Il consigliere regionale
Mario Conca