Domanda per assegno di cura…istruzioni per l’uso!

Pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia di oggi (n. 134 del 18 ottobre 2018) l’Avviso per la presentazione delle domande di accesso al nuovo Assegno di cura – Annualità 2018-19 per persone in condizioni di gravissima non autosufficienza. 
L’importo è stato stato ridotto a 900 euro mensili e potranno accedervi circa 2.300 disabili gravissimi, anziché i 5300 dello scorso anno. Questo perché si è passati da una disponibilità di 64 milioni di euro ai 25 milioni attuali. 

Il beneficio è incompatibile con:
– buono servizio per la frequenza di centri diurni sociali o sociosanitari

– incentivo regionale per progetti di vita indipendente
– incentivo regionale per progetti “dopo di noi” (componente assistente personale)

Condizioni base per l’accesso:
– persone in condizioni di gravissima disabilità e non autosufficienza

– residenti in Puglia almeno a far data dal 1° gennaio 2018
– persone che versino in entrambe le seguenti situazioni: beneficiari di indennità di accompagnamento o comunque non autosufficienti ai sensi dell’Allegato 3 del DPCM n. 159/2013 (quarta colonna “non autosufficienza” del prospetto di tale allegato) e almeno una delle condizioni di non autosufficienza gravissima di cui al comma 2 lett. A-I dell’Allegato 3 del Decreto FNA 2016 (condizioni precisate nell’avviso regionale)

 

Avviso regionale: disponibile cliccando a questo link:

 

Presentazione delle domande:

Possibili dalle ore 12.00 del 22 ottobre 2018 fino alle ore 12.00 del 22 novembre 2018 a questo link del portale Sistema Puglia http://www.sistema.puglia.it/portal/page/portal/SolidarietaSociale/ASCURA2018.  
Dalla stessa data si potranno scaricare tutte le informazioni, cominciare a generare il codice famiglia per chi non lo avesse o lo avesse smarrito. 
Si consiglia, prima di accedere per il caricamento della domanda, di avere a disposizione una certificazione ISEE 2018 in corso di validità di cui si richiederà di indicare il numero di protocollo di rilascio.
Per maggiori informazioni rivolgersi ai patronati e presso la direzioni dei distretti socio sanitari.
Alcune mie considerazioni. È davvero assurdo che l’assegno di cura sia incompatibile con la frequentazione di un centro diurno socio sanitario, visto che in Puglia non esistono centri diurni sanitari. Si costringono le famiglie all’inappropriatezza e per aggiunta, l’ingiusta regione, gli impedisce di accedere al beneficio economico. Consentire agli autistici di poter fare domanda solo se in ADI, di fatto vuol dire escluderne la quasi totalità. Chi percepisce i fondi dei progetti di vita indipendente non è compatibile con l’assegno di cura, peccato che c’è gente che si è indebita per i ritardi di regione e ambito, o peggio ancora ha rifiutato il contributo. Così come è oggi concepito l’assegno, altro non è che una integrazione al reddito familiare che spesso nulla c’entra con la cura del paziente. Sarebbe più corretto riconoscere la figura del Caregiver finanziandola assumendo un congiunto, che con il suo stipendio potrà fare ciò che desidera. Vi lascio con un quesito, per una famiglia è più gravoso gestire un ragazzo autistico che può essere imprevedibile, violento e irrequieto o un paziente affetto da Sla che per quanto clinicamente piu grave è immobile a letto?

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