#Emiliano stanzi subito 50 milioni di euro, per l’acquisto di DPI, come ha fatto il suo collega emiliano #Bonaccini. Gli ho suggerito anche dove andarli a trovare i soldi. Le donazioni e le raccolte fondi non bastano più. Pronto soccorso di #Gallipoli e #Copertino chiusi, postazione 118 #Triggiano momentaneamente chiusa, etc…è uno stillicidio!
Mario
Mentre Emiliano sta ancora a discutere con la protezione civile romana sul come sarebbe stato meglio ripartire i DPI, se in base alla virulenza (meglio dire numero di contagi) o in relazione al numero degli operatori e della popolazione, Bonaccini in Emilia-Romagna sta per distribuire quattro milioni di mascherine chirurgiche, due milioni di mascherine ffp2, 800mila tute protettive, grazie ai 50 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione attraverso un finanziamento straordinario.
Materiale che sarà distribuito a tutte le Aziende sanitarie locali del territorio per affrontare l’emergenza Coronavirus e mettere in sicurezza l’incolumità degli operatori sanitari e delle persone fragili.
L’obiettivo, vale la pena rimarcarlo, è quello di consentire a tutto il personale coinvolto, inclusi i medici convenzionati, gli addetti al trasporto infermi, i componenti delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale, i dipendenti delle strutture residenziali per anziani e persone con disabilità, i farmacisti, di lavorare in sicurezza.
Se il Presidente/Assessore non sa da dove recuperare i soldi, gli consiglio di prenderli interamente dai 187 milioni previsti per la gara del Lavanolo, 165 milioni al netto dello sconto del 14% e credo non ancora affidata da InnovaPuglia, perché ne basterebbero 115 per assicurare lo stesso servizio.
Per aiutarlo a non perdere altro tempo, in calce posto il comunicato stampa della regione Emilia Romagna. Per tutti i dettagli può chiamare i suoi parigrado della regione benchmark che ama prendere sempre a riferimento”.
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“Destinataria del finanziamento – deliberato nell’ultima seduta della Giunta regionale – l’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, che ha operato l’acquisto in modo centralizzato.
“Una somma importante, frutto di un’erogazione straordinaria di cassa della Regione, che serve a coprire i primi ordini urgenti di dispositivi di protezione individuale- spiega l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Appena arriverà il materiale è già pronto un coordinamento regionale che, sulla base degli ammalati e dei ricoverati, effettuerà consegne settimanali tra tutte le nostre Aziende sanitarie. È assolutamente indispensabile che il nostro personale, impegnato ogni giorno in prima linea per tutelare la salute di noi tutti anche mettendo a rischio la propria, possa lavorare in condizioni di sicurezza”.
L’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma è stata individuata quale struttura operativa per effettuare, con il coordinamento di Intercent-ER (Centrale unica per gli acquisti della Regione attiva su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini) acquisti centralizzati urgentissimi in questa situazione di emergenza.
Di fatto, per poter compiere l’operazione, era necessaria un’Azienda sanitaria che avesse un potere di spesa ed emettesse ordinativi. La Regione, dal canto proprio, ha anticipato i 50 milioni di euro sul bilancio dell’Azienda ospedaliero-universitaria per l’acquisto; la consegna del materiale, che verrà poi ripartito tra tutte le aziende sanitarie regionali, è attesa a breve. In base alla delibera con cui la Regione ha assegnato le risorse, l’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma si impegna a rendicontare i costi sostenuti per l’acquisto centralizzato dei dispositivi”.