Emiliano proroghi i piani terapeutici e le esenzioni ticket, anziché presentare prototipi di stanze per Asclepios 3 e concerti all’ospedale San Paolo per continuare a farsi campagna elettorale in nome del COVID-19.
È francamente assurdo che tutti siano tornati al lavoro e la pubblica amministrazione resti ancora in smart-working. È vero che lo stato lo consente fino alla fine di luglio, salvo proroghe, ma così stiamo complicando la vita a milioni di cittadini pugliesi. Ieri mattina sono dovuti intervenire i carabinieri alla sede del distretto di Santo Spirito, perché c’erano venti persone che dovevano prenotare visite fisiatriche, fare esenzioni ticket e rinnovare piani terapuetici ma non li lasciavano entrare. A questo punto chiedo, perché l’assessore Emiliano non dà indicazioni ai suoi direttori generali di prorogare i piani terapeutici e le esenzioni ticket fino a settembre 2020? Perché non potenziare il call center, perennemente occupato, visto che i Cup sono chiusi? Perché non rinnovare sine die i piani terapeutici per tutte quelle patologie irreversibili e degenerative come succede con le invalidità non rivedibili dell’inps? Dal giorno 15 giugno molte persone, disoccupati e quanti non sono stati agganciati alle verifiche dell’agenzia delle entrate, sono rimaste senza codice di esenzione ticket e sono costretti a pagarsi farmaci e visite. A qualcuno di loro è stato proposto di procedere al rinnovo online tramite Speed, ma davvero state dicendo? Io, durante il lockdown, ho provato per tre volte ad aprire il mio fascicolo sanitario elettronico senza riuscirci perché è davvero complicato, come potete pensare che un cittadino anziano sia in grado di farlo? In questa maniera state negando diritti e facendo spendere soldi agli assistiti, aggravando quadri clinici, ritardando diagnosi, rimandando interventi e perdendo i progressi fatti fino a febbraio con la riabilitazione. Questa si chiama interruzione di servizio pubblico che la gente dovrebbe denunciare nelle sedi opportune, la misura è colma.
L’assessore/presidente, anziché andare a visitare il cantiere di Asclepios 3, che doveva essere consegnato a luglio 2019 ed ha accumulato già 12 mesi di ritardo, per presentare un prototipo in 3D della stanza di degenza, deve occuparsi di queste cose. L’esimio Emiliano, anziché farsi campagna elettorale con il concerto domenicale al San Paolo per ringraziamenti post-covid, deve dare risposte e soluzioni a chi lo paga per vedersi garantiti i diritti. Basta fumo negli occhi, sono davvero disgustato.
Mario