Dopo più di un mese dalla mia ultima nota inviata a InnovaPuglia, Asl Bari, Regione ed Anac che vi riporto in calce, in risposta alle non risposte ricevute dalla ASL aggregante per il tramite del soggetto aggregatore, non ho ricevuto ancora nessun feedback pertinente, non ho letto del ritiro in autotutela del bando di gara per i palesi e sostanziali errori e non si conosce nulla del ricorso amministrativo pendente al Tar Bari sulla questione del lotto unico. Qui appresso vi linko le puntate precedenti, ma spero al più presto di potervi comunicare l’annullamento di una gara che se perfezionata ci farà sprecare non meno di 45 milioni di euro e, se si pagasse a consumo anziché a giornata di degenza, 90 milioni!!
Egregio Direttore Generale Di Bello,
in risposta alla sua nota del 15 giugno u.s. che le riporto qui (Risposta_InnovaPuglia_DiBello), la presente per parteciparle la mia replica alla nota della Asl Bari che ci legge in copia. Tengo a precisare che probabilmente c’è stato un misunderstanding, in quanto la risposta della Asl Bari è precipuamente e parzialmente relativa alla mia interrogazione protocollata il 23 marzo 2018 che non è ancora stata discussa in Aula. Io, invece, le avevo inoltrato l’esposto inviato ad Anac e alla Corte dei Conti, per le valutazioni conseguenti, dove si eccepiva altro e si attendevano risposte pertinenti.
Rimango a sua disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento e in attesa di un suo cortese riscontro, sulle criticità che vado ad evidenziarle in calce, l’occasione mi è gradita per porgerle cordiali saluti.
mario conca
ALLA CORTESE ATTENZIONE DELL’INGEGNER ALESSANDRO DI BELLO DIRETTORE GENERALE DI INNOVAPUGLIA
e p.c.
DIREZIONE PATRIMONIO ASL BARI DOTTOR MOLINARI
DIREZIONE GENERALE ASL BARI – COMMISSARIO DOTTOR VITO MONTANARO
PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DOTTOR MICHELE EMILIANO
CAPO DIPARTIMENTO DELLA SALUTE DOTTOR GIANCARLO RUSCITTI
ANAC – DOTTOR RAFFAELE CANTONE
Oggetto: Risposta alla nota di InnovaPuglia SpA e dell’ASL BA relativa alla gara Lavanolo
per aziende Sanitarie della Regione Puglia – Applicazione dei Costi unitari a base d’asta esageratamente maggiorati rispetto a quelli di mercato.
La nota esplicativa della ASL BA n.148985/UOR del 23 maggio 2018 (che potete leggere qui Nota Lavanolo ASL BA), firmata dal Direttore dell’Area Gestione Patrimonio Dott. Giovanni Molinari e dal Commissario Straordinario Dott. Vito Montanaro, non solo non ha chiarito i dubbi sollevati dall’interrogazione urgente presentata il 23/03/2018, non ha dato una risposta alle domande formulate nell’esposto inviato alla Corte dei Conti ed è stata fatta una confusione con le tabelle dell’ANAC dimostrando di non aver approfondito l’argomento di cui all’oggetto.
Nella nota dell’ASL BA sono state indicate due tabelle della ANAC la Tab.6 – Prezzi di riferimento a capo – Paziente Ordinario, e la Tab.7 Prezzi di riferimento “a capo” – Dipendente (operatore sanitario).
Che ci azzeccano queste tabelle visto che la gara Lavanolo ha previsto per la biancheria piana il pagamento per degenza giornaliera e per la biancheria confezionata 118 il pagamento per operatore al gg.?
Le tabelle n.6 e n.7 indicano il corrispettivo nel caso in cui il pagamento avvenga per capo e questo non è il caso in esame.
Nella nota dell’ASL BA si evidenzia l’incoerenza dell’esposto per la mancanza di benchmarking delle prestazioni richieste nella nuova gara Regionale rispetto a quelle in uso in termini di tracciabilità, tempi di ricambio, numero dei capi disponibili per dipendente.
Qual è l’incoerenza in termini di benchmarking di prestazioni tra la gara espletata dall’ASL BA nel 2016 e quella regionale attualmente in definizione?
Ad esempio per le voci di costo “Biancheria Piana” e “Biancheria Confezionata 118” in tutte e due le gare è prevista la tracciabilità dei capi, lo stesso numero di ricambi e lo stesso numero dei capi per i dipendenti 118. Nella nuova gara per la voce di costo “Biancheria Piana”, l’unico articolo in più è uno strano capo “Accappatoio monouso o poliuso per i reparti chirurgici” che ha determinato un’impennata del costo per degenza dall’attuale € 2,45 a € 4,20.
Se un articolo monouso è utilizzato solo nei reparti chirurgi perché devono pagare lo stesso costo tutti i gli altri reparti che non lo utilizzano? A quanto ammonta in termini percentuali sul totale complessivo della biancheria piana (oltre tre milioni di pezzi) l’area chirurgica?
Come è possibile acquistare a noleggio un articolo monouso?
Il monouso si compra all’occorrenza in funzione della necessità, è da irresponsabili noleggiarli.
Infatti nella nuova gara è stata prevista anche la fornitura di un kit di prima accoglienza monouso per uomini, donne e bambini il cui costo unitario di acquisto è indicato nel disciplinare. Come mai non è stata fatto la stessa cosa per gli accappatoi monouso?
Nella nota si evidenzia che le scelte fatte dal Gruppo Tecnico multidisciplinare sono coerenti con le politiche di spending review.
Nell’interrogazione regionale è stato chiesto di “Verificare a quanto ammonti, in termini economici e numerici, la razionalizzazione ed il contenimento della spesa per ogni singola Azienda Sanitaria e/o Ente a seguito della centralizzazione e l’aggregazione delle gare in unico lotto.”
Se per il Gruppo Tecnico multidisciplinare o la S.A. non è possibile calcolare il contenimento della spesa (spending review) su tutte le aziende Sanitarie e/o Enti si chiede almeno di conoscere il risparmio che la nuova gara produrrebbe per sola ASL BA, in qualità di capofila per la gara in oggetto.
Quando si utilizzano parole come spending review, contenimento della spesa, economia di scala, ecc. si dovrebbe dimostrare con i numeri il risparmio del danaro della collettività, altrimenti ci si nasconde dietro le belle parole che fanno presa sull’opinione pubblica.
La Nota dell’ASL BA ha rimarcato come la partecipazione delle PMI in raggruppamento consentirebbe la partecipazione delle imprese locali e i grandi gruppi economici dovranno necessariamente avvalersi delle logistica e delle attrezzature delle imprese locali.
Devo precisare che la possibilità di partecipare in RTI ad una procedura di gara deve considerarsi una “facoltà” concessa agli operatori economici e non come conseguenza di una sorta di “coercizione” operata dalla Stazione Appaltante. Di fatto, nella procedura in esame, le PMI, come individuate nell’art. 3 del D. Lgs n.50/2016, qualora interessate a partecipare alla gara, sono costrette a raggrupparsi in R.T.I. senza alternativa, finendo per comprimere la propria libertà di scelte commerciali. Tale situazione oltre a restringere la platea dei potenziali concorrenti, con svantaggi lapalissiani per la P.A. in termini economici (minore concorrenza = prezzi più alti), può portare all’eccesso opposto, cioè ad istigare alla formazione di accordi di cartello, che di fatto svuoterebbero di significato la procedura competitiva.
La nota dell’ASL BA ha evidenziato che in sede di gara i ribassi che verranno praticati assesteranno i prezzi a livelli di assoluta competitività.
È opportuno precisare che ribassi che saranno praticati non saranno di assoluta competitività perché l’offerta economica ha un peso del 30% mentre la qualità complessiva della proposta (offerta tecnica) ha un peso del 70%, quindi si può verificare, come spesso accade, che chi ha fatto il prezzo più alto potrebbe aggiudicarsi l’appalto, avendo ottenuto un punteggio più alto nell’offerta tecnica.
Nella nota dell’ASL BA Si fa riferimento ad una approfondita consultazione preliminare di mercato, come mai i contenuti di tale consultazione non sono stati resi pubblici? Si può ritenere una consultazione approfondita quando le istanze dei partecipanti sono state appena n.6?
Come già indicato nell’interrogazione, si ritiene più conveniente il ritiro, in autotutela, della procedura di lavanolo al fine di predisporre una gara suddivisa per lotti, adeguarla ai costi reali di mercato, eliminando gli articoli monouso dalla pratica del noleggio. Ciò consentirebbe un incremento della partecipazione delle PMI, una maggiore concorrenza e un miglior utilizzo del danaro della collettività.
Bari, lì 18 giugno 2018
Con Osservanza
Mario Conca