“Dopo anni di immobilismo assoluto in cui abbiamo più volte chiesto l’avvio delle operazioni propedeutiche alla bonifica dell’ex discarica sita in contrada Cozzarolo a Gravina di Puglia, forse qualcosa si muove e finalmente è iniziata la caratterizzazione dell’area, la prima di un decennio fa non fu ritenuta attendibile, ma le analisi certificarono il rischio cancerogeno dovuto all’emissione di biogas rinvenienti dai rifiuti interrati. Più volte abbiamo sollecitato il Comune a elaborare il piano di caratterizzazione e l’analisi del rischi, numerosi sono stati i ritardi e per questa vicenda è stato disposto il rinvio a giudizio del sindaco Valente. Forse dobbiamo a questo, l’inizio ieri delle operazioni di caratterizzazione ad opera della stessa ditta che fu all’epoca diffidata dal comune di Gravina?” Lo dichiara il consigliere del M5S Mario Conca, che già nel 2016 aveva depositato un’interrogazione sulla ex discarica a cui sono seguiti incontri con la responsabile regionale Nitti e, lo scorso luglio, una richiesta di accesso agli atti per conoscere gli esiti della conferenza di servizi del 24/05/2018 convocata dal Servizio Bonifiche e Pianificazione regionale.
L’area era stata adibita a discarica tra il 1989 e il 1994, nel periodo dell’emergenza rifiuti. Nel ‘94 veniva quindi posta sotto sequestro per poi essere dissequestrata nel 1998.
“Cozzarolo è una discarica non bonificata – ricorda Conca – e non caratterizzata su cui nel 2004 il Comune di Gravina aveva concesso l’impianto di un maneggio per poter praticare l’ippoterapia alle persone affette da autismo, salvo poi nel 2007 chiedere al proprietario di abbandonare immediatamente quell’area che venne posta sotto sequestro e da allora è soggetto di un contenzioso penale e civile”.
“Il comune di Gravina ha enormi ed evidenti colpe in questa vicenda – prosegue Conca – a partire dalla leggerezza con la quale ha permesso che il sito, nei primi anni 2000, potesse ospitare un maneggio, fino ai ritardi nell’attivazione delle procedure di caratterizzazione e analisi dei rischi. Più volte abbiamo sollecitato l’avvio degli interventi propedeutici alla bonifica del sito, sin dal 2013, mentre l’amministrazione Valente si è limitata, negli ultimi otto anni, solo a vuoti proclami nonostante gli stanziamenti regionali. Finalmente a settembre 2018 con determinazione dirigenziale del Servizio regionale Ciclo rifiuti e bonifiche è stato approvato il piano di indagini integrative di caratterizzazione dell’area dell’ex discarica. Continueremo a monitorare – conclude – che vengano attuati in tempi rapidi tutti gli interventi previsti. I cittadini hanno aspettato fin troppo, con notevoli rischi per la loro salute data la natura carsica e l’utilizzo dell’area a pascolo ovino e bovino, a causa di un’amministrazione dormiente.”