Grazie Direttore Roberto Straniero per averla messa quantomeno in imbarazzo costringendola ad affermare che tale CRIMInale aveva ricevuto segnalazioni dalla Puglia sul mio conto. Chissà da chi e chissà cosa gli ebbero a comunicare a febbraio 2020 per farmi escludere un’ora prima del voto. Voglio condividere con voi questo spezzone di intervista perché, chi ancora crede alle lacrime di coccodrillo di questa farisea, possa aprire gli occhi davanti a cotanta faccia tosta. A me non interessa più nulla di questo movimento e non ne farei più parte, quand’anche la laricchia fosse espulsa, ma far passare per brava persona una squallida arrivista che si è macchiata di omicidio politico reiterato per la poltrona, proprio non mi va.
È una bugiarda seriale, che ieri l’altro mi ha pure bannato perché gli ricordavo per la prima volta sotto un suo post i fatti che furono. Ha cercato di arrampicarsi sugli specchi durante l’intervista per cercare di risultare credibile, ma agli occhi di chi conosce fatti e persone non può che passare per quello che è, una mestierante ipocrita. È un sepolcro imbiancato la laricchia, la mandante morale con la lezzi del mio omicidio politico, lo sanno pure le pietre che l’ha fatto solo per mantenere la poltrona, altro che sorrisino d’imbarazzo alla sua domanda che l’ha messa in evidente difficoltà. Altro che palestra di pazienza, ringraziasse che sono davvero un signore e non amo la violenza, ma come al solito racconta l’esatto contrario della realtà, anche quando dice che avrei voluto l’accordo con Emiliano. Oltre a non andarmene con Emiliano, dopo che lei mi ha fatto escludere dalla lista, dicevo esattamente che si doveva prescindere da lui e comunque prima del voto. Non bastava aver ottenuto con la lezzi il ruolo di referente per le regionali 2020, un ruolo di garanzia incompatibile con chi si stava candidando addirittura a pù ruoli per l’indebito vantaggio sugli altri candidati. Ovviamente il clan si protegge e le regole valgono solo per coloro fuori dal cerchio magico. Non bastava aver infranto le regole alla base della candidatura a presidente che imponevano il silenzio, non bastava aver usato nuovamente le lacrime per chiedere sostegno contro di me e non bastava neanche la delazione in contumacia per vincere di misura il ballottaggio contro di me. Non bastava il paracadute della doppia candidatura a consigliere a tranquillizzarla, no, non bastava, doveva far ammazzare pure l’unico paracadutista tra gli altri 14 della lista barese che poteva collezionare più preferenze di lei e mandarla a casa a laurearsi, sposarsi, fare i figli e le orecchiette. Tutte cose oggettive e dimostrabili le mie, confermate anche dal risultato elettorale.
Caro Direttore, grazie per essere riuscito a farla emergere nella sua pochezza umana, ma si deve andare a vendere a quelli che non la conoscono, unitamente ai 4 moschettieri che oggi accusa essendo caduta in disgrazia, anch’essi resisi complici con il vigliacco silenzio del mio omicidio politico. Se volesse fare un confronto in studio, che sono certo l’adelfiese rifiuterebbe, sarò lieto di venirla a conoscere. Ancora grazie! Mario