IL CLIENTELISMO A GRAVINA NON TEME IL COVID-19

Neanche durante l’emergenza sanitaria si fermano le manovre a Palazzo di Città, anzi, il clientelismo e l’inadeguatezza sono ancora più evidenti.

Il sindaco Valente, un imbonitore seriale capace di raccontare l’esatto contrario della realtà, durante un consiglio comunale, a proposito della penuria di risorse umane e della disorganizzazione degli uffici comunali, rispondeva dicendo che non era sua competenza e rimpallava la responsabilità alla Segretaria comunale da lui stesso nominata. Peccato che l’ultimo giorno dell’anno bisesto ha firmato sei decreti sindacali per altrettante nomine che, comunque, non sono avvenute nel rispetto della normativa dettata dai vigenti contratti collettivi nazionali. E dire che per otto anni abbiamo pagato una posizione organizzativa, nel frattempo posta in quiescenza, per programmare le assunzioni e fare i concorsi. Soldi buttati al vento per buttare fumo negli occhi e per tirare a campare.

La cosa più scandalosa è la proroga ultraventennale per la figura del Comandante dei Vigili Urbani, l’ultimo vincitore di concorso fu Delvino andato via a fine anni novanta. Decreti sindacali sempre in nome dell’emergenza, della necessità, pare che sia troppo complicato programmare, meglio avere una dirigenza amica che ti consente di derogare al merito e alla trasparenza amministrativa piazzando le pedine sullo scacchiere amministrativo.

E così succede che l’esimio primo cittadino, quello che dice di non essere responsabile di nulla, assegna:

il vigile alla Ragioneria
il tecnico alla Segretaria
l’assistente sociale ai Tributi.

Insomma, un minestrone in salsa gravinese avvallato dai Sindacati, dalla Segretaria Generale e dal super Dirigente Spano. Tutti al servizio del plenipotenziario Alesio il Grande.

Con tanti uffici a rischio chiusura, entro fine anno tutti i dipendenti dell’Anagrafe andranno in pensione a partire da Nicolardi e Quercia per finire a Gramegna e Paternoster, non potendo accordare subito la mobilità all’ingegner Barile, lo assegnano in comando per dieci ore settimanali nel prorpio comune di residenza. Un passo propedeutico per il definitivo passaggio a Ruvo, proprio come fecero qualche anno fa per Alessia Oteri, architetto protetta dall’onnipresente Ingegner Panzerotto, che ora è definitivamente in servizio presso il comune di Corato. Corsi e ricorsi storici, i soliti movimenti e le medesime triangolazioni per favorire gli amici degli amici.

Ma i consiglieri comunali e gli assessori non si accorgono di nulla o sono semplicemente complici? E i funzionari comunali che redigono atti in difformità dal CCNL perché lo fanno? Ma davvero questa gente può agire impunemente e nell’indifferenza della gente?

Buon anno Gravina! Mario

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