Presidente Emiliano,
sono qui a reiterarle l’appello del Presidente nazionale della F.e.d.a.i.i.s.f. (lo riporto in calce perché non ha ottenuto risposta) che scrive in rappresentanza dei circa 1500 informatori scientifici che operano in Puglia.
Loro sono rimasti fuori dalle ordinanze fino ad oggi emanate dalla nostra Regione, alcuni li conosco personalmente e mi hanno sollecitato attenzioni, ma so che tutti loro, come ogni altro tipo di attività ancora non disciplinata, stanno soffrendo per via della mancata redditività imposta dal persistere del confinamento.
In altre regioni hanno già definito date di riavvio delle attività. Mi risulta, altresì, che in Basilicata si è adottata la possibilità dello smart-working per ovviare alla chiusura al pubblico degli studi medici, perchè non consentirlo anche in Puglia?
Voglio augurarmi consequenzialità perché il danno socioeconomico non è meno preoccupante dell’emergenza sanitaria, ovviamente, nel rispetto del distanziamento sociale e dell’utilizzo dei dispositivi di prevenzione previsti dai vari DPCM.
Saluti
Mario Conca
“Egregio Presidente Emiliano, ho letto l’ultima delibera emanata e valida fino al 14 maggio. Si è pensato a tutti (animali compresi) ma ancora una volta ci si è dimenticati degli informatori scientifici. Ancora una volta siamo considerati meno che zero, meno degli animali.
In Puglia ci sono oltre 1500 informatori scientifici, con relative famiglie, molto contrariati da questo atteggiamento. Eppure siamo parte integrante del servizio sanitario con 18 tra leggi e decreti che ci normano. Non chiediamo altro che essere considerati come tutti gli altri lavoratori, avendone gli stessi diritti al lavoro e di voto.
Mi rivolgo al magistrato che è in lei: noi informatori scientifici vogliamo rispettare le leggi, visto che subiamo il mancato controllo di esse da parte delle aziende; vogliamo collaborare (e siamo convinti di rappresentare un potenziale enorme per la regione) per far sì che si possa rendere la spesa farmaceutica regionale adeguata alle necessità della popolazione pugliese.
Ma questa ostinazione nel non volerci ascoltare/considerare oggi non è più comprensibile né giustificabile.
Le ribadisco la mia disponibilità, in qualità di presidente nazionale dell’Associazione degli informatori scientifici, ad incontrarla, nella modalità che Lei ritiene più opportuna, per mostrarle le opportunità che possiamo offrire alla sanità regionale.
Se abbiamo potuto farlo in Emilia Romagna, non c’è motivo che non si possa fare anche nella nostra regione. Spero davvero, questa volta, in una sua risposta, non solo per me e per la categoria che rappresento, ma anche per la Regione Puglia. Cordiali saluti.
Dr. Antonio Mazzarella
Presidente Nazionale Fedaiisf
LA LETTERA DI MARIO CONCA AL PRESIDENTE EMILIANO
La nota inviata da Mario Conca al Consiglio Regionale della Puglia. Clicca qui.