Sanità. Conca (M5S) deposita interrogazione sulla stabilizzazione dei lavoratori ex L.S.U. / L.P.U. dell’Asl di Taranto
Il consigliere del M5S Mario Conca ha presentato un’interrogazione indirizzata al Presidente/Assessore alla Sanità Emiliano in merito alla stabilizzazione di 47 lavoratori ex L.S.U, della ASL di Taranto, assunti in seguito ad una selezione pubblica, nell’ambito del Progetto ASL TA/1 di Lavori Socialmente Utili.
“Psicologi, Sociologi, Assistenti Sociali e Fisioterapisti – spiega Conca – che dall’agosto del 2000 prestano la loro attività lavorativa per la ASL, attraverso contratti sottoscritti con diverse Cooperative, e che sono sottoposti alle direttive dell’azienda sanitaria. Per questo chiedo al Presidente/Assessore alla sanità Emiliano di tutelare la loro posizione e di avviare le procedure per la stabilizzazione”.
Per proseguire il rapporto di servizio con la ASL iniziato il 2 febbraio 1998, questi lavoratori hanno sottoscritto un contratto, il 2 agosto 2000, per prestazione a tempo parziale con una Cooperativa Sociale con la quale era stata stipulata dalla ASL una convenzione valida fino al 1° agosto del 2005. Con varie Delibere dei Direttori Generali della ASL di Taranto che si sono avvicendati in questi ultimi 20 anni, si è prorogato il rapporto con le Cooperative Sociali (l’ultima con convenzione decorrente dal 02/04/2012 ed oggi in proroga), per le quali prestano servizio i lavoratori. Nell’interrogazione si chiede di dare degna soluzione alla questione “consentendo l’inserimento di questi lavoratori nell’organico dell’Azienda sanitaria, anche in alternativa all’affidamento dei servizi da questi prestati ad un nuovo operatore economico, e ciò peraltro in violazione dei principi statuiti nella sentenza del Consiglio di Stato n. 1571/2018”.
“Sono numerose le normative recenti tendono a favorire la stabilizzazione degli LSU – incalza il pentastellato – per i quali la regione Puglia ha anche firmato un’apposita Convenzione con il Ministero del lavoro e delle Politiche sociali. Si tratta di una questione che va affrontata con la massima urgenza, tenuto conto dei limiti temporali fissati dalla legge per le stabilizzazioni e comunque al fine di scongiurare che i posti attualmente occupati dai predetti lavoratori siano coperti da personale di nuova e prima assunzione”.
Qui di seguito l’interrogazione
Al Presidente del Consiglio della Regione Puglia
Dott. Mario Cosimo Loizzo
SEDE
INTERROGAZIONE URGENTE
Oggetto: Stabilizzazione lavoratori ex LSU dell’ASL Taranto
Il sottoscritto Consigliere Regionale Mario Conca, componente del gruppo consiliare del M5S,
PREMESSO CHE:
– presso la ASL Taranto prestano di fatto servizio da un ventennio 47 lavoratori originariamente assunti, a seguito di selezione pubblica, nell’ambito del Progetto ASL TA/1 di Lavori Socialmente Utili, approvato con deliberazione n. 3228 del 24.12.1996 ed autorizzato dalla Commissione Regionale per l’impiego in data 25.3.1997, pubblicato dall’Ufficio Provinciale del Collocamento di Taranto in data 2.7.1997;
– i predetti lavoratori al fine di proseguire il rapporto di servizio con la ASL TA hanno poi sottoscritto un contratto per prestazione a tempo parziale con Domus Società Cooperativa Sociale a r.l., cooperativa con la quale era stata stipulata dalla ASL una convenzione valevole dal 2.8.2000 al 1.8.2005, al fine di attuare il Piano d’Impresa tra i cui scopi vi era quello di «sfruttare l’esperienza già maturata dai lavoratori nei lavori socialmente utili già realizzati o in corso di realizzazione, in progetti di impresa in grado di garantire la stabilizzazione occupazionale dei lavoratori beneficiari»;
– i predetti lavoratori hanno pertanto continuato a prestare la propria attività lavorativa fino ad oggi nell’ambito dell’organizzazione della ASL TA senza soluzione di continuità, in forza di un effettivo inserimento nell’ambito dell’apparato pubblicistico, osservando il normale orario di lavoro ed essendo sottoposti alle direttive dell’azienda sanitaria;
– l’esistenza delle convenzioni con la Cooperativa non appare sufficiente ad escludere la sussistenza di un rapporto di lavoro diretto tra i lavoratori in questione e l’ASL TA;
– sul punto il Consiglio di Stato nella recente pronuncia del 1571/2018 ha statuito che “l’Azienda resistente mira sostanzialmente ad integrare il proprio personale interno, dimostratosi insufficiente, con altro personale esterno, in modo garantire il regolare svolgimento delle proprie attività d’ufficio” configurando conseguentemente nella fattispecie non un appalto di servizi ma la “ricerca di lavoratori da utilizzare per i generici scopi del committente, in chiave d’integrazione del personale già presente in organico”;
– con l.r. 25.2.2010, n. 4 (recante «Norme urgenti in materia di sanità e servizi sociali») la Regione Puglia all’art. 15 («Norme in materia di personale ex LSU») aveva stabilito che «agli ex lavoratori socialmente utili (LSU) già utilizzati, attraverso piani di impresa e successive proroghe, in forma continuativa, nelle ASL e negli enti del SSR da almeno cinque anni alla data di entrata in vigore della presente legge nei servizi di riabilitazione, tossicodipendenze, assistenza domiciliare integrata (ADI) e prevenzione e altri servizi, si applica il processo di stabilizzazione previsto dall’articolo 30 della l.r. 10/2007 e dalla l.r. 40/2007 nei limiti dei posti vacanti della dotazione organica, i cui oneri già gravano sul bilancio di ciascuna azienda ovvero nell’ambito di una revisione della consistenza della dotazione stessa»;
– con deliberazione D.G. n. 1531 del 29.4.2010, la ASL TA aveva quindi deliberato «di attuare la stabilizzazione del personale ex LSU nel rispetto di tutto quanto stabilito dall’art. 15 L.R. 4/2010, all’uopo indicendo avvisi di selezione per la stabilizzazione di detto personale in attività di servizio ala data del 2/3/2010, con anzianità di servizio di almeno cinque anni, in forma continuativa, presso questa Azienda per i posti» e approvato i relativi avvisi;
– con deliberazione C.S. n. 7 del 20.9.2010, il Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria locale Taranto ha tuttavia stabilito di «sospendere le procedure avviate in applicazione dell’art. 15 L.R. 4/20010 fino alla definitiva pronuncia della Corte Costituzionale sul giudizio promosso dal Consiglio dei Ministri» ed affidare alla Società House Jonica Service «tutti i servizi e le attività svolte dal personale come indicato in narrativa, di cui alla convenzione con l’Ati Domus-Fiorita ed alle medesime condizioni economiche» , deliberazione successivamente revocata con atto C.S. n. 461 del 28.10.2010;
– è quindi avvenuto che l’art. 15 LR 4/2010 è stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale sul presupposto che “viola il principio del concorso pubblico, in quanto dispone la stabilizzazione di personale alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni senza fornire indicazioni circa la sussistenza dei requisiti per poter ammettere deroghe al detto principio, e cioè la peculiarità delle funzioni che il personale svolge o le specifiche necessità funzionali dell’amministrazione; inoltre, con la disposta stabilizzazione di personale che richiede una revisione della dotazione organica, viola i limiti di spesa fissati per il personale sanitario dall’art. 2, comma 71, l. n. 191 del 2009, con conseguente violazione dei principi fondamentali stabiliti in materia di coordinamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 117, comma 3, cost.; viola altresì l’art. 81 cost., in quanto la sola formula “nei limiti dei posti vacanti della dotazione organica, i cui oneri già gravano sul bilancio di ciascuna azienda ovvero nell’ambito di una revisione della consistenza della dotazione stessa”, non indica una copertura delle nuove spese derivanti dalla prevista stabilizzazione tale da essere “credibile, sufficientemente sicura, non arbitraria o irrazionale, in equilibrato rapporto con la spesa che si intende effettuare in esercizi futuri” (sent n. 68/2011);
– con deliberazione n. 1640 del 31.5.2011 la ASL Taranto ha preso atto della sentenza della Corte costituzionale n. 68/11, deliberando di prorogare il rapporto con la Coop Domus fino alla data di affidamento dei servizi a un nuovo contraente;
– alla Domus è subentrata altra Cooperativa Sociale SERIANA 2000 di Cesenatico (Forlì) con convenzione decorrente dal 02/04/2012 ed oggi in proroga, per la quale prestano servizio i predetti lavoratori ed in particolare 4 Dirigenti Sociologi, 4 Dirigenti Psicologi, 9 Assistenti Sociali, 16 Fisioterapisti, 13 Ausiliari e 1 Infermiere Professionale;
– il quadro normativo nazionale in materia di stabilizzazione è tuttavia venuto a mutare a seguito della predetta pronuncia della Corte Costituzionale, consentendo alle P.A. la stabilizzazione del personale che abbia prestato per un determinato periodo di tempo servizio presso la P.A. e che siano stati assunti attingendo da una graduatoria riferita ad una procedura concorsuale, anche per soli titoli;
– parimenti numerose normative recenti tendono a favorire la stabilizzazione degli LSU, per i quali di recente la regione Puglia ha firmato apposita Convenzione con il Ministero del lavoro e delle Politiche sociali;
– è quindi evidente che la posizione dei predetti lavoratori meriti adeguata tutela, consentendo l’inserimento degli stessi nell’organico dell’Azienda sanitaria, anche in alternativa all’affidamento dei servizi da questi prestati ad una nuovo operatore economico, e ciò peraltro in violazione dei principi statuiti nella sopra citata sentenza del Consiglio di Stato;
– la questione assume carattere urgente, tenuto conto dei limiti temporali normativamente fissati per le stabilizzazioni e comunque al fine di scongiurare che i posti attualmente occupati dai predetti lavoratori siano coperti da personale di nuova e prima assunzione.
Tutto ciò premesso
SI INTERROGA
l’Assessore competente per conoscere:
- Se non ritenga opportuno, previo riconoscimento della sussistenza di un rapporto di lavoro con l’ASL Taranto, avviare le procedure finalizzate alla stabilizzazione del personale in oggetto;
- Se, in alternativa, non ritenga comunque necessario consentire la stabilizzazione del predetto personale, previo ove occorra intervento anche normativo.
Bari, 27.03.2018
Mario Conca