Le liste d’attesa sono il frutto dell’assoluta mancanza di controlli e della concorrenza sleale di alcuni operatori che ho denunciato con veemenza in aula, basta ipocrisie!!
Primari che sottraggono pazienti al pubblico con studi privati prospicienti tenendo risonanze sotto il cellofan, dirigenti medici che si licenziano dai nostri ospedali per andare a lavorare nel privato convenzionato a causa del caporalato bianco dei direttori di struttura, chirurghi che vanno a lavorare a nero a Bergamo senza il benestare della direzione generale, conflitti apicali per Pet, etc…l’assessore dove sta?
#Emiliano continua a partecipare a fiere e a tagliare nastri per contenitori vuoti…mentre noi stiamo morendo!