Dopo quindici mesi di continui rinvii, e nove ore di discussione in aula, sono venuti fuori allo scoperto. Emiliano, Zullo, Pellegrini e company hanno preferito assecondare i desiderata di 4 mila medici calpestando gli interessi di oltre 4 milioni di pugliesi, bocciando il blocco automatico della libera professione e, addirittura, incentivandola con l’acquisto delle prestazioni private…e noi paghiamo!! Una vera indecenza
Liste d’attesa, M5S: “Legge svilita rispetto al testo originario, che non risolverà in alcun modo i problemi del pugliesi”
Nota dei consiglieri del M5S
a margine della discussione in Consiglio Regionale della proposta di legge per la riduzione delle liste d’attesa in sanità.
“Dopo una discussione di oltre 10 ore e un’attesa di oltre 15 mesi, la montagna ha partorito il topolino: una legge svilita rispetto al testo originario, non votata neanche dal proponente, che non contribuirà in alcun modo ad abbattere le liste d’attesa. Avremmo voluto un provvedimento coraggioso, che per una volta privilegiasse la salute dei pugliesi e non gli interessi dei medici e della vecchia politica, prevedendo la sospensione dell’attività intramoenia in caso di disallineamento tra i tempi di erogazione delle prestazioni nel pubblico e quelli delle prestazioni erogate in ALPI. Invece ci siamo ritrovati con un testo che addirittura privilegia l’attività intramoenia, andando sempre più a mortificare la sanità pubblica, utile solo a rappresentare una testimonianza dell’ennesima prova di forza interna a una maggioranza sempre più imbarazzante e a certificare l’ennesimo inciucio del centrosinistra con un centrodestra che corre in soccorso nei momenti di difficoltà. Ci rendiamo conto che probabilmente pretendiamo troppo da una Giunta che si permette di definire il nostro emendamento una “cacata” (cit. testuale dell’assessore Piemontese): una mancanza di rispetto assoluta che denota per l’ennesima volta la totale mancanza di argomenti e competenza. Per fortuna dei pugliesi e di tutti gli italiani il Governo nazionale ha approvato il Piano Nazionale per la Gestione delle liste d’attesa, che davvero mette i cittadini al centro del sistema sanitario e nella legge di bilancio sono state messe a disposizione delle Regioni importanti risorse per potenziare i servizi di prenotazione, implementando i Cup digitali e tutte le misure per rendere più efficiente il sistema. A questo punto bisogna elaborare il Piano Regionale per la gestione delle liste di attesa, in cui dovranno essere chiaramente garantiti e riportati i tempi massimi di attesa di tutte le prestazioni ambulatoriali e in regime di ricovero prevedendo, ad esempio, l’utilizzo delle grandi apparecchiature di diagnostica per immagini per almeno l’80% della loro capacità produttiva. L’assessore alla Sanità in aula dice che è già così? Lo invitiamo a fare un giro con noi nelle Asl pugliesi. Si renderebbe conto che la situazione è molto diversa da quella descritta, utile solo per provare a farsi bello davanti al pubblico in aula”