“Io e Gianluigi abbiamo un destino in comune. Entrambi epurati dal Movimento 5 Stelle abbiamo obiettivi politici nazionale internazionali comuni. Lui ha espresso la volontà di darci solidarietà e di venire a sostenerci nella comune di idea di creare un nuovo soggetto politico che non sia generalista e che abbia una mission precisa: dare una visione a lungo termine per la Puglia e dare una speranza ai nostri giovani che oggi sono costretti ad emigrare per trovare lavoro”. Queste le parole del candidato alla presidenza della Regione Puglia Mario Conca, per la lista Movimento Cittadini Pugliesi, oggi a Bari insieme al senatore Gianluigi Paragone giunto in Puglia per un mini tour a sostegno della corsa elettorale di Mario Conca.
“Il programma è molto vasto, ottimizzato per dare una possibilità ai pugliesi stanchi dei continui disservizi in tutti i settori, dalla sanità al welfare, dall’agricoltura alla formazione professionale, che hanno creato una impasse totale che è esattamente speculare sia a destra che a sinistra. – afferma Mario Conca – Fitto ed Emiliano sono il rovescio della stessa medaglia. Io li ho combattuti in questi anni e per questo mi sono beccato denunce e avvisi di garanzia”.
Conca rimarca come in Puglia non siano necessarie maggiori risorse finanziarie ma è fondamentale “ottimizzare quelle che abbiamo, eliminando l’esternalizzazione dei servizi attraverso le cooperative, che a loro volta diventano sedi di mercimonio elettorale. Per esempio c’è una gestione allegra di 45 miliardi a legislatura, di cui 37 investiti in una sanità che ha una percezione pessima da parte degli utenti. Ogni anno si spreca un miliardo di euro con il quale si potrebbe dare più assistenza ai cittadini, garantire quell’assistenza domiciliare e la riabilitazione ex articolo 26 che viene sempre denigrata con particolare attenzione alle categorie più fragili”.
Un’altra questione fondamentale nel programma del Movimento Cittadini Pugliesi è quella relativa allo sviluppo rurale: “Dobbiamo spendere i fondi del piano di sviluppo rurale: noi su 1 miliardo e 600 milioni siamo in grado di spenderne solo 500, peraltro bloccati da ricorsi che hanno visto la Regione soccombente perché ha agevolato associazioni di categoria e grandi stakeholder che hanno fatto i furbi mettendo in ginocchio un asset strategico come l’agricoltura”.
Importante, inoltre, è considerare il trasporto pubblico locale: “Da 23 anni abbiamo il settore del trasporto pubblico bloccato. 526 milioni sono la seconda voce di spesa, dovevano fare nuove gare nel 2013 ma Vendola le ha prorogate di quattro anni e mezzo, poi Emiliano ha ulteriormente prorogato queste gare al 30 giugno di quest’anno senza fare gare. Oggi la scuola impazzirà perché non abbiamo mezzi a sufficienza e la Regione non si è preoccupata di precettare tutti gli NCC che avrebbero dovuto dare supporto al trasporto pubblico locale”.
La legislatura appena trascorsa ha dunque lasciato diverse questioni ancora irrisolte. Conca chiede ai pugliesi se sono contenti di quel che Emiliano lascia: ”Ovviamente sono liberi di scegliere ma tanto il Sistema è uguale. Noi siamo una cosa diversa, siamo cittadini pugliesi e a voi ci presentiamo. Nelle scorse elezioni metà di loro non andò a votare, se succederà di nuovo si voterà, di fatto, quel sistema che sta penalizzando tutta la regione. Abbiamo una visione che non è baricentrica ma che si sviluppa dal Gargano al Salento passando per la Daunia e il Tavoliere”.
Collaborazione e sostegno ci sarà certamente da parte del senatore Paragone, il quale rimarca la propria stima nei confronti di Mario Conca: “Mario merita di tornare in Consiglio regionale perché lui ha fatto bene e ha lavorato bene per i cittadini. – afferma Paragone – Io ho seguito Mario in questi due giorni in Puglia e mi sono reso conto dell’affetto che la gente ha verso di lui. E ho avvertito questa necessità di tornare ad avere un politico sul territorio. La politica è bella, è importante ed è servizio. Se la politica è questo allora è giusto definire politico chi si mette al servizio delle persone. Solo per questo Mario deve tornare in Consiglio regionale ed esso deve avere bisogno di una figura come Mario Conca”.
Conca e Paragone hanno dovuto fare scelte politiche diverse “a causa delle manine del Movimento. – spiega Paragone – Loro sono maestri nel fare uscire candidati, a cambiare i programmi a riscrivere le alleanze. Una manina ha fatto fuori Mario pensando di avere poi gioco facile. Ma quando questo è successo, inevitabilmente, chi ha avuto la sua stessa sorte e chi ha vissuto con Mario, conoscendo la sua preparazione e vocazione nell’impegno per i cittadini, non poteva che solidarizzare con lui. In questo momento è Conca che deve tornare protagonista della scena politica pugliese”.