Se uno ha fatto un minimo di politica, o l’ha seguita, sa bene che, a prescindere dal colore politico, nei comuni comanda il sindaco e chi vuole lui, nelle regioni il Presidente e chi vuole lui, nel parlamento italiano il presidente del Consiglio e chi vuole lui, nel parlamento europeo il presidente e le nazioni che vuole lei. Delibere di giunta comunale, DGR, DPCM e Direttive, sono gli strumenti a loro disposizione per decidere in pochi, e in poco tempo, per tutti i cittadini. Consigli comunali e regionali, parlamenti nazionali ed europei, servono solo a dare una parvenza di democrazia e a dare la possibilità di esercitare i mandati elettorali agli eletti, visto che la maggior parte dei provvedimenti rimangono all’ordine del giorno, approvati e disattesi o non vengono finanziati con i decreti attuativi. Le commissioni, poi, sono lo scendiletto di chi governa, assolutamente obbligatorie ma non vincolanti per gli esecutivi. In verità servono anche per maturare gettoni nei comuni e per perderli dove gli emolumenti sono onnicomprensivi. Alla luce di tanto, sentire che si chiede collaborazione all’opposizione, quando in realtà non vengono ascoltati neanche gli eletti di maggioranza, mi fa sorridere e ricordare le tante commissioni speciali, o bicamerali, che sono servite solo a lavare coscienze e buttare fumo negli occhi a noi smemorati, giammai a fare luce sulle annose inchieste.