Ospedale della Murgia. Conca: “Assurdo privare un territorio così vasto anche del reparto di ortopedia”.

È assurdo privare un territorio di 150 mila persone di una branca basilare quale l’ortopedia, che costringerà per mesi o settimane i murgiani a subire l’ennesimo sopruso o privazione” lo dichiara il consigliere del M5S Mario Conca commentando la decisione di sospendere i ricoveri nel reparto di ortopedia dell’ospedale della Murgia.

“Si depotenzia la medicina continua il pentastellato per non chiudere l’Osservazione Breve Intensiva (OBI); si rimandano i trapianti di cornea per le lungaggini tecniche e non si assumono ortottisti; non si assiste adeguatamente il paziente oncologico per carenza di dirigenti medici; si chiude il reparto di urologia rimandando a settembre/ottobre gli interventi programmati, dopo aver fatto day hospital, noncuranti della gente costretta a sofferenze, la patologia purtroppo non va in ferie, e consigliando loro di andare al pronto soccorso in caso di malore; si continua ad avere la gestione primariale di un pronto soccorso ad interim che eroga un pessimo servizio di cui sono stato spesso testimone oculare. L’elenco  prosegue –  purtroppo sarebbe ancora lungo. Il tutto senza dimenticare che i cittadini dell’Alta Murgia devono correre quando gli viene l’infarto perché baroni e privati, grazie ad una politica e dirigenza compiacente, devono curare i loro interessi, relativi alle Emodinamiche, infischiandosene della vita o qualità di vita residua delle malcapitate persone. Ora gli tocca anche ricoverarsi altrove per una frattura e tutti coloro che avevano interventi in elezione dovranno continuare a stringere i denti. Anche in questo caso si sarebbe potuto far cessare i ricoveri di un reparto barese, invece no, meglio privare i figli della Murgia. So bene che c’è carenza di specialisti, ed infatti da anni vado dicendo che andrebbe abolito il numero chiuso delle università, andrebbe agganciata la specialistica al fabbisogno epidemiologico e alla quiescenza e andrebbe abolita la legge Tremonti fermo restando il pareggio di bilancio. Perché, però, quando si tratta di chiusure temporanee tocca sempre all’entroterra che è già abbondantemente sguarnito? Queste sono scelte politiche – conclude – che nulla c’entrano con la carenza, questa è volontà precisa e certosina.”

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