E’ l’ospedale più nuovo di Puglia, ha poco più di sei anni, ed è stato inaugurato nell’aprile del 2014 dall’allora Assessore alla Sanità Elena Gentile che aveva bisogno di slancio per la campagna elettorale europea. Da allora è stato un susseguirsi di attese, chiusure temporanee di reparti, ripartenze, rimandi e speranze vane. Dopo anni di battaglie si attiva il servizio trasfusionale, ma mancano quasi tutti i primari perché, purtroppo, la murgia è vittima, come il resto della regione, di un baricentrismo pericoloso per la pubblica incolumità. Per diventare primari c’è bisogno dello sponsor, la bravura è un optional, ma nell’entroterra i raccomandati non ci vogliono venire. Se non c’è un primario neanche i medici accettano volentieri, insomma, un cane che si morde la coda. Già le cose andavano male, poi è arrivata la pandemia che ha bloccato tutto ed esacerbato gli animi dei cittadini murgiani. Una storia replicabile in ogni parte di Puglia che davvero è la prova provata del fallimento nella organizzazione e gestione della promozione della Salute di questa amministrazione che sconta un ventennio di incapacità e scelte sbagliate. Da ieri è chiusa la Chirurgia Generale per carenza di personale, ma può un ospedale di primo livello rinunciare ad una branca fondamentale per l’operatività di una struttura per acuti? Dal 21 al 31 luglio la pronta disponibilità dell’endoscopia verrà assicurata per il tramite degli ospedali San Paolo e Di Venere. L’estate scorsa chiusero l’ortopedia e scrissi al Ministro senza ricevere riscontro. Da anni si attende l’Emodinamica che ora è imbrigliata nelle carte dei dipartimenti di prevenzione che devono portare all’accreditamento e all’apertura. Assurdo, il pubblico che deve autorizzare se stesso non riesce a tingere due carte malgrado esista una struttura costata milioni di euro e pronta da anni. Dulcis in fundo, a seguito delle dimissioni di due urologi, è a rischio chiusura anche l’Urologia per garantire le ferie ai 4 medici rimasti.
Ovviamente se devi operarti di Ernia, e non hai santi in paradiso o soldi per farla privatamente, devi aspettare che ti si strozzi e sperare di arrivare sotto i ferri prima di morire. Se devi operarti di idrocelectomia, e attendi da un anno, devi armarti di pazienza e aspirare liquidi in attesa che qualcosa si sblocchi. Se hai un tumore alla mandibola ma non hai 8 mila euro, devi convivere con l’angoscia. Se….
Ma è questo il livello essenziale d’assistenza che meritiamo? E’ questa la sanità pubblica che il Presidente Emiliano dice che è stata promossa a piena voti? Naturalmente i Cup sono ancora chiusi e le visite specialistiche, e diagnostiche, un’odissea che senza un rula diventano tragedie. L’assessore Emiliano si dimetta, unitamente ai suoi generali, ed io mi sento di chiedere scusa per l’incapacità dell’ente regionale nel rispondere al fabbisogno di assistenza dei cittadini pugliesi…Mario
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