Pericoloso focolaio di Coronavirus alla Siciliani, azienda di lavorazione delle carni di Palo del Colle. 34 lavoratori risultati positivi e altri 400 in attesa dei risultati del tampone. Mario Conca scrive al governatore Emiliano chiedendo l’immediata chiusura dello stabilimento.
La Siciliani S.p.a. è un’industria per la lavorazione delle carni situata a Palo del Colle in provincia di Bari. Nell’azienda è sviluppato un pericoloso focolaio di Coronavirus con 34 dipendenti risultati positivi mentre altri 400 sono in attesa del risultato del tampone. L’azienda purtroppo è ancora aperta e in attività nonostante la pericolosa diffusione del contagio tra i dipendenti che a loro volta contagiano i familiari e le popolazioni delle città di appartenenza da cui provengono. Il consigliere Mario Conca ha scritto al governatore Emiliano chiedendo la chiusura immediata dello stabilimento.

PALO DEL COLLE: 40 DIPENDENTI POSITIVI NELLO STABILIMENTO SICILIANI. CONCA SCRIVE AD EMILIANO: “COSA ASPETTIAMO A CHIUDERE?”

Buonasera Presidente Emiliano,

ma è mai possibile che un’azienda privata faccia un comunicato, che le allego per conoscenza, dichiarando che sta pagando di tasca propria 400 tamponi orofaringei perché preoccupata della salute dei propri dipendenti?

Almeno uno dei quaranta dipendenti risultati positivi al Covid-19 è ricoverato al Policlinico, non sono tutti asintomatici, ma leggere che tengono alla loro incolumità, dopo che hanno esternalizzato con cooperative che notoriamente non assicurano tutele a sufficienza, mi fa davvero sorridere.

A questi positivi, ovviamente, si andranno ad aggiungere tutti i familiari dei dipendenti che spero siano stati già presi in carico dalla A.S.L. di Bari. Quell’azienda sta diventando una vera bomba epidemiologica che sta infettando tante città limitrofe, ci vuole attenzione massima, la situazione potrebbe essere assai più grave.

Per quanto mi è dato conoscere, poi, i tamponi non sono in vendita perché è solo il dipartimento di prevenzione che può attivare la procedura per la somministrazione degli stessi.

Se invece io non fossi informato a sufficienza, mi può indicare da dove si acquistano così da poter dare a tutte le aziende la stessa possibilità? Nell’eventualità l’azienda avesse millantato l’acquisto, ritengo che dobbiate intervenire con urgenza per stigmatizzare l’accaduto e chiedere di rettificare.

Le consiglio di allertare i N.a.s. e il Dipartimento di Prevenzione perché vadano a sincerarsi sulle condizioni e sulla puntuale applicazione del DPCM.

Fintanto che a tutti i dipendenti non verrà fatto il tampone, sarebbe opportuno che l’azienda venisse chiusa e messa in stand-by onde evitare il proliferare del contagio, posto che è certo che vi saranno altri positivi non ancora diagnosticati.

In attesa di riscontro, porgo cordiali saluti 
Mario Conca

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