“L’art 44 della legge regionale 52 con cui si modifica il regolamento regionale 24 del 2013, abrogando l’obbligo del rapporto di esclusività per i primari che lavorano negli ospedali pugliesi, ‘avendo natura programmatica e non di indirizzo non ha una efficacia direttamente precettiva’. Per questo si deve continuare ad applicare quanto prescritto dal regolamento regionale, ‘nelle more della rimodulazione della disciplina da parte della Giunta regionale’ e per i primari vige l’obbligo di non esercitare l’attività extramoenia. Lo chiarisce il dipartimento regionale delle politiche della salute rispondendo ad una specifica richiesta di chiarimenti della Asl di Bari. Non posso che essere soddisfatto per questa precisazione, anche se l’obiettivo a cui tendere resta sempre quello dell’abrogazione di questa norma e non della modifica regolamentare”. Lo dichiara il consigliere del M5S Mario Conca.
La nota ha sicuramente preso spunto dall impugnazione dell articolo da parte del governo con la seguente motivazione: ‘art. 44 è illegittimo in quanto la disposizione di cui al comma 1 prevede che la Giunta regionale provveda al riordino e alla disciplina delle modalità di utilizzo dell’istituto dell’esclusività di cui all’art. 15 quater e quinquies del d.lgs. n. 502/1992. La generica formulazione della norma non consente di escludere che in attuazione della stessa possano determinarsi discipline non conformi alle disposizioni legislative e contrattuali vigenti in materia con possibili maggiori oneri. Pertanto, in assenza di una specifica clausola volta a precisare che i predetti interventi debbano avvenire nel rispetto del quadro regolativo, costituito dal medesimo D.lgs. 502/1992, le cui disposizioni costituiscono principi fondamentali dell’art. 117 della Costituzione e dei vigenti CCNNLL, si ritiene che la stessa si ponga in contrasto con l’art. 117, terzo comma della Costituzione.
“Sul rispetto di quanto prescritto nel regolamento – continua Conca – avevo fatto una richiesta di accesso agli atti alle asl pugliesi per conoscere il contenuto dei contratti stipulati dai primari, ma solo la metà delle aziende sanitarie sono state consequenziali. Dopo quella richiesta ho ricevuto una querela da parte di Emiliano per aver cercato di difendere i diritti dei cittadini, ma ancora nessuno dei contratti richiesti. Quanti primari rispettano quell’obbligo? Il mistero continua. Sarà mia cura presentare emendamento abrogativo alla legge 52/2019 in sessione di bilancio, sempre che si decidano a portare in giunta il DDL sull’omnibus. Ora voglio capire come Emiliano giustificherà la possibilità dell’extramoenia alla luce del sole per i primari a tutti i pugliesi che già oggi sono costretti a pagare per ottenere nei tempi previsti una visita o un esame diagnostico o a fare viaggi della speranza, come dimostrano i dati sulla mobilità passiva nella vicina Basilicata”.