“È semplicemente assurdo riprendere la gara per il servizio di lavanolo negli ospedali pugliesi, nonostante la delibera dello scorso maggio dell’ANAC attesti l’incompletezza degli atti di gara, che potrebbe esporre la Regione a contenziosi e contestazioni e dica esplicitamente che è in contrasto con il codice degli appalti e pecchi di trasparenza. Invece di un nuovo disciplinare di gara con una divisione che preveda più prezzi, almeno uno per l’area chirurgica e l’altro per quelle non chirurgiche, InnovaPuglia ha ben pensato di ignorare i rilievi dell’Autorità Anticorruzione e far sperperare soldi ai pugliesi”. Così il consigliere del M5S Mario Conca, che annuncia la presentazione di un nuovo esposto alla Corte dei Conti, ad Anac e alla Procura della Repubblica, sulla gara in un unico lotto per un importo di 187 milioni di euro per un importo effettivo di 7 anni.
Nella delibera dell’ANAC si specifica che il prezzo preso a base d’asta di 4,20 € al giorno per il noleggio della biancheria, che include anche la fornitura di monouso per i reparti chirurgici, non può essere applicato a tutti i posti letto e che manca quindi nel bando l’indicazione delle quantità della fornitura di monouso. Data la notevole incidenza di tale voce di costo sul valore complessivo della commessa, il bando avrebbe quindi dovuto quantificare i posti chirurgici ed indicare la tipologia di monouso fornito.
“Perchè, almeno, non riscrivere il bando tenendo conto dei rilievi di Anac e Antitrust, adottando il prezzo di 3.30 euro per giornata di degenza e abbassando la base d’asta di circa venti milioni di euro? Perché il Direttore Generale Di Bello a luglio scorso scrive a Anac e pensa che viga il silenzio assenso? Perchè mischia i ricorsi amministrativi al Tar e al Consiglio di Stato che nulla c’entrano con il mio esposto? Le spiegazioni che leggiamo oggi sui giornali, ovvero che a causa del piano di riordino non è possibile avere il numero preciso dei posti letto chirurgici e non chirurgici è una toppa peggiore del buco, una falsità direi, visto che la tipologia delle strutture semplici e complesse prescinde dalla loro ubicazione territoriale e in nessun modo può modificare la quantità della biancheria dell’area chirurgica e NON chirurgica. Invierò oggi stesso una nuova segnalazione aggiornata all’ANAC e farò richiesta di accesso agli atti a Innovapuglia, perchè non è possibile giocare con i soldi dei pugliesi, che potrebbero essere usati per assistere i ragazzi autistici, i disabili gravissimi, per l’acquisto di nuovi macchinari e per ridurre le liste d’attesa. La cosa più giusta sarebbe stata quella di valutare l’acquisto separato degli accappatoi monouso, dato che non si possono noleggiare e lavare, e la possibilità di pagare lo sporco non a giornata di degenza, ma a consumo, così come avviene nelle cliniche private. Una scelta – continua – che produrrebbe un risparmio reale, perchè il prezzo per la fornitura della biancheria piana passerebbe dagli attuali € 2,47 al giorno a € 1,80, invece di passare a € 4,20 a base d’asta previsti dalla gara attuale. Un risparmio medio giornaliero di circa €2,40 che vorrebbe dire 90 milioni effettivi in sette anni”.
PER TUTTE LE PUNTATE PRECEDENTI CLICCA SU QUESTO LINK:
https://www.marioconca.it/?s=Lavanolo
Esposto_Corte dei Conti sul Lavanolo 2.1