Rutigliano (Ba), centro per videolesi “Messeni – Localzo”. Conca: “Serve una gestione efficiente che assicuri i servizi”
“Continua l’ondata di notizie pseudo-positive riguardanti il Centro Messeni-Localzo di Rutigliano in netto contrasto con la realtà dei fatti”. Così il consigliere del M5S Mario Conca, che già nei mesi scorsi aveva chiesto che fosse garantita la continuità delle attività di prevenzione – educazione e riabilitazione della disabilità visiva svolte all’interno del centro.
“Se da un lato – incalza il pentastellato – sul sito del centro si esulta per l’esito “pienamente positivo” dell’audit di verifica del sistema di gestione della qualità avvenuta il 6 marzo 2018, dall’altro apprendiamo della richiesta del Presidente del centro per la costituzione di un apposito tavolo tecnico tra l’Assessorato al Welfare della Regione Puglia, la Città Metropolitana di Bari, la presidenza e la direzione del Centro “Messeni”, con il coinvolgimento dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, per definire un nuovo inquadramento istituzionale del Centro di Rutigliano. Un tavolo per superare l’attuale fase di incertezza e confusione che mette seriamente in pericolo la continuità, la quantità e la qualità dei servizi erogati da oltre sessant’ anni in favore delle persone con disabilità visive del territorio pugliese”.
Ad oggi il centro non ha ancora dato l’avvio a tutte le attività riguardanti l’area della riabilitazione per i soggetti ipovedenti e sono ferme le attività di formazione, qualificazione e aggiornamento degli operatori. Non sono state neanche espletate tutte le fasi progettuali in convenzione con la Asl/Ba e, questo, senza riconoscere al personale coinvolto le ore lavorative svolte nel semestre gennaio – giugno 2017.
“Nonostante sia stato approvato lo stanziamento delle risorse finanziarie per un quadriennio – continua Conca – in convenzione con la Città Metropolitana e la ASL Bari, sulla base delle residue risorse nazionali che venivano affidate alle Regioni (l. 284/97), ad oggi il centro stenta ad assicurare e a rimettere in moto un servizio pubblico fondamentale per il territorio barese e non solo. Si tratta di una realtà dalla storia unica, con professionisti in grado di offrire servizi fondamentali a persone non vedenti e ipovedenti, che ogni anno si trovano in questo stand-by burocratico che dura ormai da oltre 7 mesi. Il sogno è quello di vedere finalmente riattivati con costanza i servizi per tutte le persone con disabilità visiva e avere una gestione amministrativa efficiente e trasparente che assicuri qualità e continuità di servizi “speciali”. Le attività sono ferme da settembre 2017 a causa di un’amministrazione pubblica silente e della macchina amministrativa della Città Metropolitana di Bari rappresentata dall’irraggiungibile dottoressa Positano, che ho provato a contattare a più riprese e invano. Se la qualità di un servizio è dato dalla differenza tra le aspettative dell’utente e il servizio effettivamente reso, – conclude – ci chiediamo: “Sulla base di cosa è stato definito di qualità quello erogato dal Centro Messeni?”.