Caro Direttore,
più volte mi sono dovuto occupare del punto di distribuzione della farmacia territoriale della mia città, Gravina in Puglia, che nel tempo è stato oggetto di temporanee chiusure e disservizi all’utenza. Come potrai leggere nella mail in calce che ho ricevuto da una mia concittadina, che non è l’unica ed offre anche soluzioni all’annoso problema, è davvero increscioso che gli utenti di un comune di 45 mila abitanti, su cui si riversa anche l’utenza di Poggiorsini, debbano essere costretti a muoversi per ottenere farmaci e quant’altro. Ho sempre pensato che dovessero essere le risorse umane aziendali a muoversi per non creare disagio a pazienti fragili, disabili e spesso impossibilitati a raggiungere la vicina Altamura. Parliamo sempre di umanizzazione e organizzazione, ma è chiara la sperequazione che negli anni è avvenuta. Ti basterà vedere la distribuzione delle farmacie territoriali della Asl Bari, per notare come la maggior parte dei comuni hanno popolazioni assai inferiori a Gravina, ma evidentemente politicamente forti (https://www.sanita.puglia.it/web/asl-bari/aree-aziendali_det/-/journal_content/56/25619/area-servizio-farmaceuti-4). Gravina, e più in generale il distretto murgiano, è stata depauperato di servizi essenziali che costringono i gravinesi a muoversi per una visita neuropsichiatrica infantile, un piano terapeutico, etc…Per non parlarti dello scippo della commissione invalidi che dopo essere stata allocata nel presidio territoriale, è stata definitivamente spostata ad Altamura, malgrado le rassicurazioni del Direttore del Dipartimento di Prevenzione che mi disse che avrebbe organizzato sedute per evitare di far muovere disabili gravi e gravissimi.
Più volte ho rappresentato queste criticità alla direzione sanitaria e amministrativa, ma ad oggi nulla di concreto è successo, purtroppo. Il DSS4 necessiterebbe di una decina di figure, tra OSS e Infermieri, per cercare di ottemperare ai servizi sanitari, alle malattie, alle quiescienze maturate e prossime venture. Avevo chiesto di assegnare al distretto una delle venti figure contrattualizzate dalla Asl con Exprivia, vista la cronica carenza di dipendenti amministrativi, al fine di aiutare la direzione distrettuale a dare risposte all’utenza che, nel caso di Poggiorsini, hanno portato all’interruzione di alcuni servizi e all’utilizzo inappropriato di un’ostetrica. Approfitto dell’occasione per segnalarti un’altra questione. Qualche giorno fa sono andato al PTA di Gravina per una prenotazione al cup ed ho assistito ad una scena che mi ha lasciato interdetto. C’erano due signori che litigavano per un parcheggio, un problema annoso che da quando è venuta meno la guardiania diurna si è accentuata. Ho seguito le vicissitudini di Pacella/Pappapicco, due personaggi a loro modo, ma al netto di questo, ritengo si debba sopperire con personale o guardie esterne diurne per evitare che la situazione degeneri. La sera il servizio alla sbarra è assicurato, ma è soprattutto la mattina che si crea confusione perché si ha più bisogno di prenotazioni, prelievi, visite specialistiche, etc… Lo sarà ancora di più con l’imminente trasferimento del dipartimento di prevenzione e, si spera, con quello meno imminente della riabilitazione dell’ex cpr. La zona circostante ha pochi parcheggi e, quei pochi, sono per lo più a pagamento. Io vado sempre a piedi, ma non tutti abitano vicino o possono deambulare tranquillamente.
La sanità non è solo ospedale, anzi, è vero il contrario. Si ha sempre bisogno di prossimità e raramente di acuzie, per fortuna. Bisogna puntare molto sul potenziamento dei servizi distrettuali per evitare di congestionare i già oberati ospedali e per evitare attese estenuanti ai malcapitati assistiti.
Certo della tua consequenzialità e comprensione, l’occasione mi è gradita per salutarti cordialmente.
Mario Conca
Mail ricevuta:
“Buongiorno gentilissimo dott. Conca,
basterebbe ripristinare il servizio anche una / due volte la settimana, così com’era prima, credo, al di là della questione carenza di personale, che occorra intanto verificare la modalità del servizio secondo quanto stabilito dagli accordi territoriali, venire qualche pomeriggio a Gravina, considerato che su Altamura – tranne che al martedì – il resto dei pomeriggi non distribuiscono farmaci, non credo sia un grosso problema. Riguardo la questione distribuzione ogni 3 mesi, non è assolutamente vero, i farmaci non sono sempre disponibili e molto spesso vengono distribuiti poco alla volta, costringendo noi utenti a recarci con maggiore frequenza, anzi, accade anche che la gente torni indietro perché il farmaco non è disponibile o è terminato.
La questione alla base e che credo sia un nostro diritto come paese di 45.000 abitanti, avere un presidio – se pur minimo – nel nostro paese, non ritengo dignitoso e spesso è umiliante, per chi ha problemi di salute, dover chiedere favori per poter ritirare i farmaci, peraltro strettamente personali e riservati.
Non voglio insistere ed essere la causa che possa portare a compromettere gli attuali equilibri, ovviamente non ce l’ho con le dottoresse che svolgono il loro lavoro in modo egregio presso la farmacia territoriale di Altamura, ma con il sistema che non condivido assolutamente.
Sono sicura che farà tutto quanto è nelle sue possibilità per cercare di far migliorare questo servizio, in modo da venire incontro anche alle esigenze del nostro paese, mi rendo conto che non è facile, a prescindere da quello che accadrà, la ringrazio per la sua attenzione e cortese disponibilità.
Cordiali saluti