Sanità, farmaci troppo costosi. Conca scrive a Ministero, Regione e Asl: “Che si sta facendo per garantire l’erogabilità e abbassare i costi?”
Il consigliere del M5S Mario Conca, oltre ad allertare il Ministero della salute e i parlamentari delle competenti commissioni, ha inviato una PEC al Dipartimento di Salute, all’assessore alla Sanità Emiliano e ai direttori generali delle Asl pugliesi per conoscere le iniziative che la Regione e le Aziende Sanitarie intendano attuare per garantire l’erogabilità del medicinale Orkambi (Lumacaftor/lvacaftor) per il trattamento della fibrosi cistica nei pazienti pediatrici e del sistema Free Style per la misurazione della glicemia nei pazienti diabetici.
“Apprendiamo dai giornali – spiega il pentastellato – come l’Agenzia Italiana del Farmaco nel 2017 abbia disposto la rimborsabilità dell’Orkambi per i pazienti dai 12 anni in su che presentino la mutazione F508 del gene CFTR. Di recente però è stata anche autorizzata la terapia per i bambini che contiene un dosaggio inferiore di uno dei due principi attivi, ma non risultando il farmaco pediatrico inserito negli elenchi AIFA il prezzo è liberamente stabilito dalla casa produttrice, che avrebbe richiesto il 25% in più rispetto al farmaco per adulti, trentamila euro in più a bambino. Analoga stortura è riscontrabile con riferimento al prezzo del Free Style (leggi qui per maggiori informazioni https://bit.ly/2TCjpeV), scatola elettronica che permette di misurare la glicemia usando una striscetta di plastica, senza più ricorrere all’ago. In Puglia il Free Style può essere prescritto nei centri di riferimento e fornito gratuitamente solo a determinate categorie di pazienti, per lo più con diabete di tipo 1, ma la casa produttrice ha richiesto alla Puglia un prezzo di 45 euro anziché di 35 euro che è quanto corrisposto dalla altre Regioni, adducendo quale motivazione proprio l’esiguità della fornitura. Per questo chiediamo alla Regione e alle Asl le iniziative messe in campo per cercare di ridurre i costi per l’acquisto di questi farmaci e la garanzia che a pagare, come purtroppo spesso accade, non siano i cittadini che hanno il diritto di curarsi e migliorare la propria qualità della vita con questi prodotti innovativi”
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