“Per la Regione Puglia i pazienti dializzati nelle strutture private, evidentemente, sono cittadini di serie B rispetto a coloro che vengono curati presso le strutture pubbliche”. Così Mario Conca, candidato presidente alla Regione Puglia con la lista Cittadini Pugliesi, sottolinea un problema che perdura nelle strutture sanitarie private a danno dei pazienti sottoposti ad emodialisi. A loro, rispetto ai pazienti degli ospedali pubblici, è negata la somministrazione del farmaco Parsabiv, un medicinale usato per portare a livelli di normalità i valori di paratormone, così, poi, da ridurre significativamente conseguenze a livello osseo.
“Da anni vengono avanzate richieste per un accordo con il Sistema Sanitario Regionale affinché farmaci come il Parsabiv abbiano copertura anche nelle cliniche private. – continua Conca – ma, alla fine, gli iter si bloccano da qualche parte, lì nel diabolico meccanismo burocratico regionale e locale. Questo anche grazie all’assenza di un Assessore alla Sanità e a causa di un dipartimento della Salute che non coordina come dovrebbe. E in barba al Dg10 (i 10 direttori generali delle 10 aziende sanitarie pugliesi) annunciato e promosso, come al solito, in pompa magna e, come al solito, caduto nell’oblio. Non c’è coordinamento, si fa come si vuole, si negano diritti e così si mette a repentaglio la salute dei cittadini e la qualità di vita dei pazienti”.
Sono battaglie e fari che Conca punta da anni: “Ho scritto al direttore generale della Asl Bari Sanguedolce, al direttore amministrativo della Asl Bari Gianluca Capochiani e al direttore sanitario Silvana Fornelli di Bari senza ricevere alcuna risposta. – conclude Conca – E questo dimostra il solito lassismo, doppiopesismo e menefreghismo di chi è pagato per dare assistenza adeguata ai cittadini ma che, invece, dimentica e lascia sprofondare nell’incertezza delle loro decisioni”.