Questa mattina ho partecipato al sit-in di protesta organizzato dalla Fials presso la sede della Presidenza della Regione Puglia. C’erano diverse centinaia di autisti soccorritori, volontari, infermieri e medici provenienti da tutta la Puglia che, a gran voce, gridavano la tanto desiderata parola, INTERNALIZZAZIONE. Sono 5 anni che mi batto per dare dignità al SET 118, che da fiore all’occhiello è trattato alla stregua di una Cenerentola della Sanità pubblica. Mi sarebbe piaciuto votare l’AREU in aula, che langue all’ordine del giorno del consiglio da 15 mesi, perché era e rimane per me la soluzione ottimale per un servizio così strategico e delicato, ma se il passaggio dalle Sanitaservice lo ritengono l’unico possibile e propedeutico, lo facessero immediatamente, è dal dicembre del 2018 che l’aspettiamo. Attendiamo di conoscere i dettagli del passaggio alla dipendenza di autisti soccorritori, di volontari e dei medici, anche se questi ultimi non vogliono passare alla sanitaservice e hanno depositato 220 firme, dei circa 380 impiegati nel 118, per richiedere l’assunzione presso l’azienda sanitaria locale. Ovviamente non vi è nessuna menzione per l’elisoccorso, il soccorso in mare e un trasporto bariatrico ubiquitario che ci protegga tempestivamente e ovunque.
Come al solito l’assessore Emiliano delega i suoi subalterni e rifugge il confronto, ma, prima o poi, dovrà dar conto della sua incapacità nel governare i processi che hanno impedito al sistema sanitario di essere efficiente ed efficace.
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