Alcune delle ipocrisie di noi altri che fanno male alla salute e alle tasche. Siamo dei farisei, sepolcri imbiancati!
Lo sapevate che?
È vietato l’utilizzo di glifosate sul pre-raccolto ma si può importare grano canadese che lo utilizza senza limitazioni per ragioni climatiche. Peccato che la concorrenza sleale faccia perdere reddito ai nostri agricoltori e il Don, oltre alle micotossine, lacerano i villi intestinali provocando gluten sensitivity e patologie gravissime.
È vietato uccidere i cinghiali con la caccia di selezione nelle aree del parco dell’alta #Murgia, ma se paghi una ditta per catturarli con gabbie, pochisismi in relazione al loro proliferare, li possono ammazzare altrove e la carne se la rivendeno. Animalisti a intermittenza o bipolari inconsapevoli? Nel frattempo continuano i danni ai campi, gli incidenti e i morti che non si sa bene chi dovrà risarcire. Per il mio motto, più turisti e meno cinghiali, dobbiamo attendere.
È vietato organizzare corsi OSS autofinanziati per gli enti accreditati pugliesi, ma i pugliesi possono andare a sostenere l’esame in Campania, Abruzzo o Molise. Così succede che molti vengono coinvolti in affari loschi o prendono fregature, oltre che drenare soldi altrove. La mia proposta di autorizzarli anche da noi, e in maniera strutturale, langue da due anni.
È vietato sforare i budget sanitari dei convenzionati pugliesi, ma non vi è nessun limite alla mobilità passiva extra regionale. In Basilicata, poi, il masochismo ha fatto si che si ponessero limiti anche alla mobilità attiva. Peccato che la mobilità passiva valga 70 milioni in più, al netto dei 60 relativi ai costi sociali diretti e indiretti che sono a carico dei cittadini, di tutte le convenzioni concesse al privato profit. Più volte ho chiesto di trattenerla in Puglia accordando budget aggiuntivi e mirati con scadenza annuale, senza nulla a pretendere.
È vietato prescrivere l’eparina a basso peso molecolare ad un valvulopatico perché considerata extra lea dall’Aifa e la #Puglia, essendo in programma operativo (piano di rientro), non può erogarli. Peccato che essendo un trattamento salvavita, per non spendere 50 euro a settimana, più volte l’anno ci possono essere ricoveri in terapie intensive che costano fino a 2500 euro al giorno. Il guadagno a perdere, per l’umanizzazione delle cure, invece, dobbiamo andare su #Marte.
L’elenco sarebbe ancora lunghissimo, ma a me viene da piangere…continua tu.