Il disservizio non fa provincia…
I sindaci ai tempi del Covid sono diventati come delle ‘signorine buonasera’ che annunciano bollettini che, più che informare, provocano ansia a decine di migliaia di loro concittadini e panico nei tanti che soffrono di ipocondria. Sembra che non esistano altri problemi e che siamo in una guerra batteriologica. Un sindaco dovrebbe comportarsi come un papà e una mamma fanno con i propri figli, dovrebbe infondere tranquillità e sicurezza, non alimentare paure come se non ci sarà più un domani. Per carità, il virus esiste, gira, ci si deve proteggere e qualche aggiornamento va dato, ma ogni tanto potrebbero parlare anche d’altro, tanto il circo mediatico, dalla mattina alla notte, racconta delle mille sfaccettature di questa emergenza sanitaria e di questo virus. Sappiamo tutto, siamo bulimici di notizie.
Ho fatto questa premessa per raccontarvi delle vicissitudini della Strada Provinciale 85 che collega Bisceglie ai comuni di Ruvo di Puglia e Corato. Una strada che, oltre a deturpare il decoro con l’immondizia che incivili buttano nelle cunette e sulle piazzole di sosta, attenta quotidianamente alla pubblica incolumità per una rotonda che, da anni, ha i lampioni spenti e provoca continui incidenti nelle ore non diurne. Come saprete le province sono gestite dai comuni e, nel caso di specie, questo tratto di viabilità ricade sotto la competenza della Città Metropolitana di Bari e della Provincia Bat per via del limite di provincia che insiste a metà del tragitto. Allora mi chiedo, ma i sindaci dei comuni di Bisceglie, Corato e Ruvo di Puglia, tra un bollettino epidemiologico e l’altro, non potrebbero andare o scrivere alle rispettive province per sollecitare i dirigenti e i responsabili della viabilità? Angarano, De Benedittis e Chieco, io intanto ho scritto alle Prefetture competenti, voi non fatevi desiderare, questa strada la percorrono soprattutto i biscegliesi, i ruvesi e i coratini.
Grazie! Mario
Nel video i dettagli!