Vaccini, il festival dell’ipocrisia e dell’ingiustizia…that’s Puglia!
L’Italia è un paese davvero strano, da una parte non obbliga alle vaccinazioni gli immigrati che arrivano sul territorio nazionale, che nella loro qualità di STP (stranieri temporaneamente presenti) accedono liberamente ovunque compreso il sistema sanitario regionale, dall’altra esclude dalla scuola dell’infanzia i bambini fino ai 5 anni in nome della copertura vaccinale e dell’immunità di gregge. Lo Stato passa la patata bollente alle regioni e ciascuna di esse fa come crede creando disparità di trattamento. Queste ultime scaricano sui dirigenti scolastici ogni incombenza, compreso il regime sanzionatorio che dovrebbe essere invece in capo ai dipartimenti di prevenzione delle Asl, in barba alla privacy e al diritto allo studio. I ministeri della salute e dell’istruzione latitano creando ancora più ingiustizie e confusione. Tutto è lasciato alla sensibilità dei singoli dirigenti scolastici che dovranno allontanare coattivamente gli ignari bambini. Tutto ciò è ridicolo e scandaloso perché in moltissime scuole le classi dell’infanzia e delle elementari sono contigue o addirittura allocate negli stessi corridoi. Al compimento del sesto anno di età, infatti, basterà pagare una multa di 100 euro, che non si sa bene chi dovrà comminare e se mai sara pagata, per scampare all’obbligo e magicamente non essere più contagiosi. È presto detto che l’immunodepresso sarà comunque alla mercé dei virus, ancor di più se si considera che le maestre, gli applicati di segreteria, il personale ATA, gli autisti degli scuolabus, le assistenti, i genitori, i nonni, gli zii, i cugini, la società civile, gli immigrati, etc…non sono vaccinati a norma di legge. Vorrà dire che l’immunodepresso, per essere al sicuro, non potrà mangiare nei promiscui refettori, non potrà socializzare nell’auditorium o durante la ricreazione, non dovrebbe utilizzare lo stesso bagno e la medesima palestra. Sempre l’immunodepresso non dovrebbe andare al cinema, al supermercato e non dovrebbe ricoverarsi in ospedale dove il rischio di condividere la stanza con un bambino non vaccinato è concreto, sicuramente troverà medici, infermieri, oss e ausiliari non vaccinati e dovrà anche fronteggiare le infezioni batteriche nosocomiali che ogni anno fanno più morti del morbillo.
Così succede che mentre l’Europa predilige un numero esiguo di vaccini obbligatori a vantaggio della scelta consapevole e della raccomandazione, in Italia, al contrario, si usa la clava della coercizione e si aumentano a dismisura le inoculazioni obbligatorie. Ingiustizia nell’ingiustizia, se tuo figlio frequenta una scuola in Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, etc…avrà diritto a finire quest’anno scolastico per via della proroga dei termini o moratoria che dir si voglia anche se non vaccinato. Se risiede in Puglia, invece, dovrà essere allontanato da scuola a metà anno, a meno che non sia in possesso di un’esenzione e sempre che trovi un medico disposto a dichiararlo, per volere di Emiliano e Ruscitti che hanno interpretato in modo difforme dalle altre regioni il Decreto Lorenzin che tra le altre cose prevede una rivisitazione dell’obbligo in caso di raggiungimento della soglia del 95% che in Puglia abbiamo raggiunto…valli a capire! Speriamo possano evitare il peggio ravvedendosi.
Per concludere, i bambini non vaccinati che frequentano le classi elementari, paradossalmente, potranno continuare a non vaccinarsi senza perdere il diritto all’istruzione e alla frequentazione della scuola dell’obbligo, solo perché nati qualche anno prima. Tutto ciò è semplicemente assurdo!!
In calce il video di Tgnorba con informazioni utili:
http://www.norbaonline.it/od.asp?i=45135&puntata=Vaccinazioni,-in-Puglia-nessun-allontanamento-da-scuola&pr=TGNORBA